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OLIO DI COLZA: UN NUOVO CARBURANTE? E L'EVASIONE FISCALE?
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Comunicato 
17 marzo 2005 0:00
 

Roma, 17 Marzo 2005. Puo' essere usato puro o miscelato per i motori diesel di ultima concezione, puo' essere utilizzato puro con i vecchi diesel previa modifica del motore (guarnizioni, manicotti e circuito di iniezione), puo' essere impiegato miscelato con il gasolio al 30-40% su tutti i diesel. Parliamo dell'olio di colza come combustibile alternativo o integrativo al gasolio per autotrazione. L'attenzione particolare e' dovuta al costo: l'olio di colza costa circa la meta' del gasolio: 0,65 euro a fronte di 1,07 euro al litro. Il motivo? Semplice, sull'olio di colza per uso alimentare non ci sono 0,41 euro di accisa (imposta di fabbricazione) prevista per il gasolio. Per chi compie molti chilometri in un anno, ed e' il caso in genere di chi possiede una auto con motore diesel, risparmiare 0,41 euro (794 lire) al litro costituisce un notevole risparmio che rende interessante entrare in un negozio e comperare intere confezioni di olio vegetale. Aggiungiamo che l'utilizzo dell'olio in questione diminuisce sostanzialmente l'emissione di sostanze inquinanti. C'e' un problema, pero': l'evasione fiscale. Non pagando l'accisa si diventa evasori. E' un quesito da sottoporre ai competenti ministri, ai quali rinnoviamo l'invito a modificare la tassazione dei carburanti. Il gasolio alla pompa costa 1,07 euro, del quale 0,41 sono di accisa e 0,17 di iva per un totale di 0,58 euro. Se le tasse sono elevate il contribuente si difende con l'evasione: e' un processo consolidato in pratiche secolari.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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