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Operatori telefonia mobile. Le voglie di oligopolio di Telecom e Wind. L'Antitrust vigili con attenzione
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Comunicato di Vincenzo Donvito
6 ottobre 2011 13:28
 
 Dopo decine di anni dalla fine del monopolio sulla telefonia e l'istituzione dell'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato per vigilare la correttezza del passaggio verso la liberalizzazione, appare surreale il “dibattito” che si e' aperto dopo le dichiarazioni dell'ad di Telecom Italia, Franco Bernabe': sono troppi quattro operatori di telefonia mobile.
Surreale perche' il secondo pesante intervento arriva dall'ad di Wind. Ossama Bessada, che da' ragione al suo concorrente e -a nostro avviso- si candida per una sorta di gara a due per chi si mangera' prima H3G, visto che quest'ultimo non e' riuscito a prendersi una fetta di torta dei pacchetti a 800 Mhz su cui di recente si e' conclusa l'asta del Governo.
Surreale perche' questi amministratori delegati prospettano situazioni come se non fossero in un mercato libero, ma magnati carichi di euro alla conquista del conquistabile in un contesto di assenza di regole, se non quella dei piu' forti.
Il libero mercato non e' solo alternativa ai monopoli, ma anche agli oligopoli, cioe' una forma di mercato con pochi e definiti offerenti che si mettono d'accordo per gestirsi il gestibile e impedire l'ingresso di altri concorrenti. Una situazione che significa sempre prezzi meno bassi e meno concorrenziali per un'utenza finale che, non avendo altre scelte, non puo' fare a meno degli unici servizi che vengono loro offerti.
Comunque, siamo in fase di dichiarazioni che, pur se azzardate, sono tali e quindi encomiabili in un aperto confronto ma mai censurabili. Per questo sollecitiamo l'Antitrust ad una vigilanza particolare su eventuali atti che questi gestori faranno seguire alle dichiarazioni.
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