Da 16 giorni consecutivi circa 200 bambini respirano l’aria tossica registrata da una centralina Arpav situata nel giardino della loro scuola. Una media di 110 microgrammi al metro cubo d’aria al giorno di polveri sottili accompagnano studi e giochi all’aria aperta di una fascia di popolazione che risulta la più danneggiata dalle polveri sottili, che, con il respiro, trasportano all’interno dei polmoni le sostanze cancerogene contenute nelle polveri fini e ultrafini. Picchi giornalieri di 191 e 173 microgrammi di polveri, registrate nel giardino delle due scuole, non bastano a far intervenire il sindaco di Padova, che ha l’obbligo per legge di tutelare la salute pubblica.
Nel resto della città i dati sono ancor più allarmanti: 236 microgrammi alla centralina di Forcellini il 7 febbraio. La legge stabilisce la soglia di allarme a 50 ?g/m³ al giorno. E dall’inizio del 2011 sono già 34 i giorni di superamento dei limiti fissati dalla legge, la quale prevede che in un anno non siano superate le 35 giornate.
Domani, alle 14:30, l’ADUC, Associazione per i diritti di utenti e consumatori terrà un sit-in insieme ai genitori dei bambini delle due scuole di Via Carli per chiedere al sindaco risposte d’emergenza ad una situazione d’emergenza sanitaria.