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Padova sotto una cappa di smog e di silenzio: 236 microgrammi di polveri sottili al quartiere Forcellini e 30 giorni di superamento della legge da inizio anno. Azione legale civile per il risarcimento del danno alla salute
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Comunicato di Maria Grazia Lucchiari
10 febbraio 2011 14:42
 
  Padova sotto una cappa di smog e di silenzio. Il quartiere Forcellini di Padova avvelenato da 236 microgrammi di polveri sottili, record registrato lo scorso 7 febbraio. La soglia di allarme prevista dalla legge, fissata sui 50 microgrammi al giorno, risulta superata più di quattro volte: un attentato alla salute pubblica che non può essere tenuto sotto silenzio. Come quello dell’amministrazione pubblica, Sindaco in primis, che in questi 12 giorni consecutivi di inquinamento acuto, ha l’obbligo di legge di informare la popolazione sui danni sanitari che stanno subendo soprattutto i bambini e gli anziani e provvedere con misure di emergenza.

Da 12 giorni consecutivi il Padova non ha ossigeno. La centralina Arpav, che analizza anche i fumi dell’inceneritore attivo nel quartiere Forcellini, registra i dati peggiori di tutta la città con un andamento impressionante: 108 ?g/m³, 137 ?g/m³, 164 ?g/m³,156 ?g/m³, 236 ?g/m³, 211 ?g/m³. Una mole di studi scientifici attesta che in queste situazioni di grave inquinamento i danni alla salute si possono contabilizzare, ed è tanto più grave che a fronte di questa situazione il sindaco di Padova non senta il dovere di informare la popolazione per consigliare ai genitori dei bambini di evitare giochi e divertimenti all’aria aperta che richiedano intenso sforzo; agli sportivi di preferire l’attività in ambienti chiusi; alle persone anziane di limitare le passeggiate all’aperto; alle persone con problemi polmonari o affette da disturbi cardiaci di evitare del tutto l’attività fisica all’aperto e limitare la permanenza allo stretto indispensabile; a tutti gli altri il consiglio di ridurre la permanenza all’aria aperta. Per questo l’Aduc, con i propri avvocati, avvierà nei prossimi giorni un’azione legale civile per il risarcimento del danno alla salute provocato dall'inerzia del comune di Padova e della Regione Veneto.

Le quattro ore domenicali di blocco del traffico nel centro storico della città, proposte dal vicesindaco Rossi e dall’assessore all’ambiente Zan, sono un insulto al buon senso, che si misura purtroppo su questi parametri: sono già 30 le giornate dal primo di gennaio di superamento dei limiti giornalieri concessi dalla legge. La prossima settimana Padova avrà esaurito le 35 giornate concesse in un anno e arriverà la condanna della Comunità europea per infrazione delle norme sull’inquinamento atmosferico.
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