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PARLAMENTO: E' QUELLO CHE ABBIAMO VOLUTO
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Comunicato 
22 maggio 2007 0:00
 

Roma, 22 maggio 2007. "Sfiducia dal 70% degli italiani per Parlamento e Governo", titola oggi il Corriere della Sera. Gia', ma l'83,6% degli italiani circa un anno fa e' andato a votare ed ha eletto questo Parlamento che ha scelto questo Governo. Il Parlamento rappresenta, quindi, l'83,6% dei 47 milioni di elettori del nostro Paese. Potremmo definire tale percentuale bulgara! Una percentuale analoga, l'81,4% si e' avuta nelle precedenti politiche del 2001. Di cosa, dunque, si lamentano gli italiani? Di un organismo che li rappresenta? E se non sono soddisfatti perche' non prendono carta e penna e scrivono al proprio parlamentare? Perche' non annullano il voto o non votano o votano altro, quando e' tempo di elezioni? O vogliono imitare Gino Bartali che ripeteva "l'e' tutto sbagliato, l'e' tutto da rifare" e poi non fanno nulla? Sintomatica e' l'indagine, sempre riportata dal Corriere della Sera di oggi, relativa alle aspettative dei piccoli imprenditori. Per costoro l'economia nazionale andra' male (31%), quella del proprio settore un po' meno male (27%) e quella della propria impresa andra' bene (96%). Insomma l'autoreferenzialita' non e' diffusa solo tra i politici! Certo il passaggio da suddito a cittadino non e' semplice, occorre trasformare i mugugni in proteste e le sommosse in rivoluzioni. Ma ne siamo capaci? Sembra proprio di no.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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