PER EVITARE CONFUSIONE E’ MEGLIO CHE QUEI GIORNI SIA TUTTO APERTO
APPELLO DELL’ADUC AI MINISTERI DELL’ECONOMIA E DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Firenze, 10 Novembre 2001. La marcia di avvicinamento al passaggio dalla lira all’euro (31 Dicembre / 1 Gennaio) sta mostrando sempre piu’ le difficolta’ cui i consumatori e quasi tutte le piccole categorie economiche dovranno far fronte. I ritardi ci sono –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- e non siamo noi a denunciarli, ma le indagini e le notizie quotidiane che ci arrivano anche dai piu’ autorevoli giornali economici. E sono ritardi che, come una bottiglia, portano tutti al collo del 31 dicembre, dove, purtroppo, si ha l’impressione che chi ha il potere decisionale, invece di far si’ che sia un collo il piu’ largo possibile, stia operando per metterci un vero e proprio tappo.
Le banche chiuderanno proprio il 31 dicembre e abbiamo anche letto di scioperi proprio nei giorni successivi al 1 gennaio, data in cui, ci sembra di capire, non ci sia intenzione di considerarla un giorno come un altro, vista l’eccezionalita’ dell’evento, per cui tutto restera’ chiuso. Questo mentre in alcuni Paesi, come l’Austria, nei fatti si sta anticipando la data del passaggio, e il 1 gennaio tutto sara’ aperto.
Ci chiediamo se non sia il caso di rivedere questa sorta di "muro del chiuso" che accogliera’ i consumatori e le piccole aziende proprio nei giorni della massima necessita’. Ci rendiamo conto che stiamo chiedendo di "non santificare la festa del 1 gennaio", ma crediamo che nei prossimi decenni non ci saranno altre situazioni del genere, per cui, per una volta, si puo’ anche fare opera di prevenzione con un certo anticipo, e non solo leccarsi le ferite dopo che la confusione e il danno garantiti saranno gia’ passati.
E’ una richiesta che rivolgiamo essenzialmente ai ministeri dell’Economia e delle Attivita’ Produttive.