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PILLOLA ABORTIVA RU486. PROCEDURA ARBITRATO ORMAI TERMINATA. ADEMPIMENTO COMMISSIONE E' BUROCRATICO
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Comunicato 
23 maggio 2007 0:00
 

Firenze, 23 maggio 2007. Sta circolando la notizia che non sia scontato che la Commissione europea approvi il parere dell'Agenzia europea del farmaco (Emea) che sdoganerebbe la pillola abortiva Ru486 e, di conseguenza, consentirebbe la richiesta di mutuo riconoscimento da parte della casa produttrice e quindi l'introduzione in Italia.
Ma perche' si vuole creare una non-notizia? Ci viene il sospetto che faccia parte di un piano di boicottaggio che si basa sul creare confusione, facendo si' che anche le mezze-menzogne, siccome pronunciate da fonte autorevole, assurgano a verita'. Che e' quanto aveva fatto l'Aifa a ridosso della diffusione della notizia sulla prossima introduzione in Italia di questo farmaco abortivo: "non ci risulta alcuna richiesta di autorizzazione" aveva detto l'Agenzia italiana del farmaco, ben consapevole che in questa fase nessuna autorizzazione doveva essere richiesta a loro, ma che solo a settembre sarebbe dovuta arrivare questa richiesta da parte della casa produttrice della Ru486. Siamo eccessivi ad avere questo sospetto? Crediamo di no!!
Anche per questa ennesima non-notizia, cogliamo l'occasione per puntualizzare:
Il parere dell'Emea si basa sull'evidenza scientifica. Per questo motivo, la Commissione Europea, un organo politico, molto raramente non fa suoi i pareri dell'Emea. Se la Commissione non adottasse il parere scientifico sulla Ru486, si tratterebbe chiaramente di una decisione politica, impensabile visto che la pillola abortiva e' gia' commercializzata in 21 Paesi europei. Anche se la decisione ora spetta ufficialmente alla Commissione, fonti dell'Emea e la casa produttrice del farmaco, Laboratoires Exelgyn, ci hanno confermato che a questo punto si tratta piu' che altro di atti dovuti, prevalentemente burocratici, cosi' come prevede la Direttiva europea 2001/83/CE. La procedura d'arbitrato e' ormai terminata favorevolmente alla Ru486.

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