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PORTABILITA' DEI CONTI CORRENTI BANCARI. OTTIMA COSA, MA NON PUO' ESSERE LASCIATA ALLA BUONA VOLONTA' DELLE BANCHE
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Comunicato 
13 luglio 2006 0:00
 

Firenze, 13 Luglio 2006 - Il Governatore della Banca d'Italia Draghi e' senza dubbio di una pasta diversa rispetto al suo predecessore.
Nella riunione dell'ABI, svoltasi ieri, il nuovo Governatore ha utilizzato toni, espressioni e modi profondamente diversi da quelli utilizzati da Antonio Fazio.
Fazio si sentiva "dentro" il sistema bancario. Rivolgendosi agli amministratori delegati delle banche, utilizzava il "noi" ed era solito enfatizzare i presunti meriti del sistema finanziario.
Draghi, invece, utilizza il "voi" ed ha scelto di non assumersi il ruolo di "grande vecchio" dei banchieri, bensi' quello di arbitro.
Il cambiamento di tono e' senza dubbio apprezzabile e, da solo, e' in grado di produrre significativi effetti in materia di fusioni bancarie. Attendiamo, pero', che il Governatore faccia anche i primi atti regolamentari che favoriscano la concorrenza.
Ieri il Governatore ha parlato di portabilita' dei conti correnti bancari e di eliminazione dei costi di estinzione. La portabilita' dei conti correnti bancari costituirebbe una vera e propria rivoluzione nel settore. Stando al discorso di ieri, pero', sembra che il Governatore speri che questo processo di rivoluzione sia innescato dalle stesse banche senza un intervento di regolamentazione esterno che lo stesso Governatore ha definito "dirigistico".
Temiamo che si tratti di un "wishful thinking", per utilizzare espressioni che fanno parte del gergo del Governatore. Il recente passato ha dimostrato che il sistema non e' in grado di riformare se stesso neppure su questioni, tutto sommato, non dirompenti come la questione (pur importante) delle modifiche unilaterali delle condizioni dei contratti bancari. Il Governo ha dovuto inserire nel decreto Bersani una modifica all'art. 118 del Testo Unico Bancario proprio perche' il sistema delle Banche non e' stato in grado di modificare i propri comportamenti nonostante le pressioni giunte da tutte le parti, compresa l'Autorita' Garante per la Concorrenza ed il Mercato.
Come puo', il Governatore Draghi, pensare che l'ABI, l'associazione delle banche italiane, possa introdurre la portabilita' dei conti correnti bancari?
Speriamo che Draghi abbia voluto dare una chance all'ABI affinche' possa in seguito dire "visto che non siete stati in grado di autoriformarvi ha dovuto pensarci la Banca d'Italia". Sara' un nostro wishful thinking?

Alessandro Pedone, consulente Aduc per la tutela del risparmio
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