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Posta elettronica certificata. Indagine sull'applicazione del Codice dell'Amministrazione digitale: su 17 Authority solo 5 sono in regola
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Comunicato di Pietro Yates Moretti
25 maggio 2010 14:31
 
 Dal 30 giugno 2009 tutte le amministrazioni pubbliche che hanno un sito devono pubblicarvi, in home page, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata indicando i tempi di risposta. Lo prevede il Codice dell'Amministrazione digitale (d.lgs.82/2005, art.54).
La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale. Il cittadino che deve intimare l'erogazione di un servizio o il rispetto di un diritto, ad esempio, potrà evitare di doversi recare e fare code all'ufficio postale oltre che a spendere un minimo di 3,90 Euro a lettera.
Abbiamo fatto un'indagine sullo stato dell'applicazione della legge a distanza di quasi un anno partendo dai quei soggetti della Pubblica Amministrazione che (teoricamente) dovrebbero essere più vicini e sensibili alle comunicazioni degli utenti e consumatori: le Authority. Con grande sorpresa, abbiamo rilevato che il 70% di esse non ha un indirizzo Pec o non lo riporta sul proprio sito come previsto dalla legge.
Particolarmente emblematico della situazione in cui versa lo Stato di diritto in Italia è il caso del CiVIT (Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubblica) che dovrebbe vigilare sulla qualità della Pubblica Amministrazione e quindi anche sull'attuazione della legge che essa stessa viola. Oppure il caso dell'Istituto di Informatica e Telematica che, nonostante il nome, non e' al passo coi tempi ne' con la legge. Non hanno la Pec neanche Antitrust, Garante dell'energia e del gas, Consob, Isvap, Enac **, Enea, Enit, Isvap, Covip, Ispra (ex Apat).
Le Authority che ad oggi hanno adempiuto agli obblighi di legge -cosa apparentemente tutt'altro che scontata in Italia- sono: Autorità garante sulle comunicazioni, Garante Privacy, Aipa, Banca d'Italia, Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici.

Qui un nostra scheda pratica sulla Pec

** RETTIFICA: Contrariamente a quanto qui detto, sul sito dell'Enac è visibile in home page il link alla Posta elettronica certificata. Le nostre scuse all'Enac, che rientra fra le authority in regola! Ad oggi sono quindi solo 11, e non 12, le authority fuori regola. E' possibile che altre autorità nel frattempo si adeguino (l'Antitrust, ad esempio, ci ha informati che "a giorni" avrebbe pubblicato la propria Pec).

AGGIORNAMENTO: L'Enit e l'Istituto di Informatica e Telematica hanno provveduto alla pubblicazione del proprio indirizzo Pec a seguito della nostra denuncia.

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