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PREZZI E RISPARMI. MA COSA STA SUCCEDENDO? TUTTO VERSO L'AUTOASSOLUZIONE?
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Comunicato 
9 ottobre 2003 0:00
 

POSSIBILE CHE NON CI SIA UNA AUTORITA' DI CONTROLLO, ISTITUZIONALE E POLITICA CHE NON INTERVENGA SE NON PER ASSOLVERE I SOLITI NOTI?

Firenze, 9 ottobre 2003. Il fronte prezzi e quello risparmi sono molto delicati in una economia che ama definirsi di mercato ma che -a nostro avviso- proprio perche' si tratta di finzione di questo mercato, sono fronti speculari al disastro in corso.
Prezzi. Dopo la dissertazione di ieri del presidente dell'Istat, Luigi Biggeri, che con due anni di ritardo ci ha parlato di inflazione reale (2,8%) e inflazione percepita (6%), dando quindi la colpa dei prezzi alti all'incapacita' dei consumatori di applicare il cambio corretto lira euro (1 euro=1936,27 lire e non 1 euro=2000 lire), arriva anche la Banca Centrale Europea. Che a quasi due anni dall'introduzione dell'euro (come se prima questi problemi non ci fossero .) ci viene a raccontare le stese cose dell'Istat, con l'aggiunta che nei primi mesi di quest'anno la percezione sarebbe diminuita e, nonostante una lieve impennata dei mesi estivi per l'oggettivo aumento di alcuni prodotti piu' consumati in quella stagione, cosi' continuera' nei prossimi mesi. Insomma e' sempre colpa dei consumatori e delle loro percezioni, anche se, per esempio, le rape buone ad un mercato rionale di Bari, in lire costavano 750 al Kg e in euro costano 1,5/2 sempre al Kg. Percezione degli aumenti da parte dei consumatori o mistificazione degli stessi da parte delle autorita'?
Risparmi. Le banche si sono mosse a man bassa per piazzare bond Cirio spacciandoli, nel momento stesso in cui stavano crollando, come il massimo dell'investimento, giocando su una ignoranza e disinformazione di questo mercato da parte di ogni medio investitore ormai respinto dagli inesistenti vantaggi di Bot et similia. E senza considerare cio' che per legge e' obbligatorio, cioe' il profilo dell'investitore. Quindi qualcuno ha barato e, secondo le norme del diritto, dovrebbe pagare. Ma non ci pensa neanche se non, si spera ed e' molto probabile, dopo che glielo impone un giudice. Per evitare queste condanne arriva in soccorso il presidente della Consob, Lamberto Cardia, che, invece di seguire il suo compito istituzionale di tutela degli investitori, si prodiga nel difendere le banche, chiedendo che si facciano furbe cosi' come ha gia' fatto il Monte dei Paschi di Siena con la vicenda "MyWay-4You", cioe' tacitare il tutto in commissioni segrete che ridiano parte del maltolto agli investitori, e soprattutto senza alcun riconoscimento di colpa penale e risarcimento civile da parte delle banche, ma solo qualcosa tipo "ci scusi, ma chi le ha venduto questo bond o questo prodotto finanziario non ha avuto una buona capacita' di comunicare con lei, per cui, tolte le spese nostre e i nostri guadagni passati attuali e futuri, le ridiamo parte dei soldi che ci ha affidato: arrivederci e grazie" .. della serie "continuiamo cosi', avanti con le prossime offerte a cui sara' sufficiente solo cambiare nome ..". E Bankitalia? Dopo aver detto che il "MyWay-4You" ha violato l'etica .. zitta!
Prezzi e risparmi sono percio' la stessa faccia di una politica economica in cui c'e' sempre chi ha ragione (Istituzioni e banche) e chi ha sempre torto (consumatori/risparmiatori), facendo ovviamente pagare a questi ultimi il prezzo della ragione dei primi.
Ma possibile che non ci sia uno straccio di autorita' di controllo, istituzionale e politica che non intervenga se non per assolvere i soliti noti? Sembra proprio di no. Vorremmo tanto sbagliarci, e per questo in molti casi ricorriamo all'autorita' giudiziaria si' da riprendere fiducia nelle istituzioni. Ma siccome siamo convinti che la magistratura debba solo essere un potere dello Stato, e non il potere per eccellenza a cui rivolgersi anche per avere ragione sulle cose sancite piu' elementari, aspettiamo altri segnali, cosi' come abbiamo piu' volte sollecitato a Governo, Parlamento, Consob e Bankitalia.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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