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PROROGA SCONTO FISCALE PER LA BENZINA
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Comunicato 
1 ottobre 2001 0:00
 


TUTTI I CONTRIBUENTI CONTINUANO A PAGARE CHI ACQUISTA BENZINA
MENTRE LO STATO CONTINUA A CONTROLLARE SE STESSO

Firenze, 1 ottobre 2001. Il Governo ha deciso di prorogare di un altro mese lo sconto fiscale di 50 lire al litro sulla benzina, mentre e’ scattato l’allineamento delle accise su super e verde che comportera’ una riduzione di 85 lire al litro della benzina con piombo. Ma, come fanno sapere i benzinai della Confesercenti, la riduzione scattera’ solo quando, finite le scorte attuali, i distributori saranno riforniti del "benzinone" (distribuito fino al 31 dicembre in sostituzione dell’attuale benzina con piombo).
Interviene il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito.
Detto e fatto. Il ministro della Attivita’ produttive, Antonio Marzano, lo aveva preannunciato, e nel suo costume liberalizzatorio ha seguito il metodo che sta caratterizzando il suo dicastero: confermare la presenza dello Stato in economia. Infatti queste 50 lire di bonus fiscale le pagano tutti i consumatori, compresi quelli che non acquistano alcuna benzina, e consentono di "drogare" il mercato rispetto al necessario gioco di domanda e offerta: se da una parte abbiamo i petrolieri che continuano a tenere i prezzi alti grazie all’intervento dello Stato che evita un prezzo al dettaglio troppo esoso, dall’altra abbiamo lo stesso Stato che accuratamente non interviene dove sarebbe possibile, cioe’ sul carico fiscale del 70%. Con i soldi di tutti i contribuenti (le 50 lire a litro) si evita che il mercato affronti la realta’, rimandano il problema cosi’ come da piu’ di un anno fanno i governi di tutti i colori che si sono succeduti.
Ci rendiamo conto che per il Governo/Stato e’ difficile scegliere, perche’ nella situazione attuale guadagna in tasse e dagli utili della sua azienda Agip-Ip, che rappresenta quasi la meta’ del mercato italiano. Ma, in attesa che sia risolto questo pesante conflitto d’interessi (controllori e controllati nello stesso soggetto) e di concorrenza sleale (che ha portato ad una sorta di cartello duopolista –sentenziato anche dall’Antitrust- con le societa’ dell’Unione Petrolifera), le scadenze ci sono, e aver prorogato la non-decisione e’ lo strumento migliore perche’ lo Stato continui ad aggredire il mercato.
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