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Publiacqua/Firenze. 45mo distacco illegale. Ricorso d'urgenza al Tribunale
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Comunicato di Vincenzo Donvito
19 giugno 2015 12:25
 
 La societa' Publiacqua di proprieta' dei Comuni dell'area fiorentina, ieri sera alle 18 (orario studiato ad arte per creare maggiore danno?) ha provveduto all'ennesimo distacco del servizio idrico a chi ha regolarmente pagato le bollette. Ignorate le sollecitazioni e denunce che sono state fatte da noi e da media fiorentini e nazionali (1).
Si tratta di un condominio di via Francesco Veracini 53/B a Firenze, nel quartiere di San Jacopino. Il 45mo distacco dall'inizio dell'anno (per quanto a nostra conoscenza). L'avviso di distacco era giunto a fine maggio, indicando l'8 giugno se l'intero condomìnio non avesse pagato le bollette scadute. Si tratta di 19 utenti complessivi, 16 dei quali hanno regolarmente pagato le loro bollette, mentre 3 non hanno pagato.
A niente e' valsa la diffida che nelle scorse settimane il condominio ha inviato a Publiacqua.
A questo punto, in attesa delle pronunce dell'Antitrust (anche con richiesta di provvedimento inibitorio d'urgenza), al condominio non resta che ricorrere al tribunale civile in via d'urgenza per chiedere, con un ricorso ex art. 700 c.p.c., che ordini a Publiacqua di riprendere immediatamente la fornitura dell'acqua.
Eppure la legge e' lapidaria. Il gestore idrico non puo' staccare il servizio a tutto il condominio, ma deve pretendere il pagamento solo da parte di quegli utenti che non hanno pagato le singole bollette lette dalla societa' letturista (Barbagli nello specifico). Solo se Publiacqua non riuscira' a riscuotere il dovuto (financo al sequestro dei beni degli inadempienti) potra' pretendere che il pagamento sia assolto dall'interno condomìnio. Nello stabile di via Veracini, come nella maggior parte delle case fiorentine, c'e' un unico contatore condominiale che viene letto dalla societa' letturista e 19 contatori, uno per ogni condòmino. Publiacqua sostiene che il suo regolamento impone il distacco del servizio a tutti gli utenti (anche quelli che hanno pagato) se non viene pagata l'intera bolletta condominiàle.
E' evidente che il gestore se ne frega della legge e, in virtu' del fatto che gestisce un servizio in regime di monopolio, impone la sua illegalita' per riscuotere i soldi subito e non coi tempi che gli impone la legge.
Ricordiamo che Publiacqua e' una Spa i cui principali azionisti sono il Comune di Firenze e gli altri Comuni che fruiscono del loro servizio. Per capire meglio il tipo di comportamento, oltre all'illegalita' emerge anche l'inopportunita': anche se credono di avere ragione, sapendo che i soldi comunque gli arriveranno, perche' hanno imbracciato questa contesa per appagare la propria avidita' di immediatezza? Perche' non si fanno scrupoli di lasciare senza acqua proprio i cittadini che sono amministrati dai loro azionisti? Perche' devono mostrare questa “mascella maschia” che, comunque vada, non tornera' a vantaggio della loro immagine e credibilita'? Con che razza di amministratori dobbiamo (il loro monopolio non consente alternative) avere a che fare?
Noi crediamo che siano questi gli incivili e illegali risultati di quando controllori e controllati sono i medesimi soggetti: gli azionisti di Publiacqua sono gli stessi Comuni che poi compongono l'Autorita' idrica regionale che sovrintende e da' disposizioni in merito.

(1) - Qui una trasmissione Rai in merito
- Qui l'esposto Aduc all'Antitrust
- Qui una nostra specifica lettera aperta a Publiacqua
- Qui la richiesta di Aduc all'Antitrust per un intervento urgente inibitorio
- Qui la nostra precedente denuncia sul caso specifico odierno
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