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Regione Toscana e fondo non autosufficienti. Le 'bugie' dell'assessora al Diritto alla Salute
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Comunicato 
5 maggio 2011 10:39
 
 L'Aduc ha depositato un esposto in Procura della Repubblica, e un altro in Corte dei Conti, contro la distrazione di fondi, da parte della Regione Toscana, dall'assistenza agli anziani non autosufficienti per tappare il buco dell'Asl di Massa.
"Non c'e' assolutamente niente di anticostituzionale, come adombrato dall'Aduc nel suo esposto -chiarisce l'assessore Daniela Scaramuccia-. E' stata solo un'operazione contabile. L'assistenza ai cittadini non e' mai venuta meno. I primi 20 milioni del Fondo per la non autosufficienza sono gia' stati distribuiti alle aziende e alle Societa' della Salute. Altri 30 milioni verranno distribuiti una volta avuti gli esiti dei rendiconti dei primi 5 mesi".
L'Assessora Scaramuccia, per il ruolo pubblico che ricopre, conosce bene l’articolo 32 della Costituzione, secondo il quale “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Non è un caso, secondo noi, che questo articolo sia collocato nel Titolo II (rapporti etico-sociali), anziché nel Titolo III (rapporti economici). Soltanto in questo unico punto la Costituzione parla dei diritti non già del cittadino, ma degli individui, che sono considerati come persone comunque esistenti e che l’impegno verso la salute delle persone sia fin dall’inizio considerato come un primario interesse della collettività.
Premesso, appunto, che stiamo parlando di persone anziane che una apposita Commissione della ASL ha dichiarato malati gravi le cui cure rientrano nei LEA (livelli Essenziali di Assistenza) è quindi devono essere erogate obbligatoriamente o a domicilio o in una RSA nel rispetto del richiamato art. 32 della Costituzione.
Se tutto è a posto, l'assessora Scaramuccia fornisca pubblicamente questi dati:
- quanti sono gli anziani non autosufficienti in Toscana (dato che l'INPS dovrebbe fornirli nel giro di pochi minuti);
- quanti di questi ricevono cure domiciliari o in regime di ricovero permanente;
- quanti di questi sono attualmente collocati in una "illegittima" lista d'attesa;
- quanti di questi attualmente sono costretti a curarsi a proprie spese in strutture private;
- quanti di questi non ricevono nessuna cura!
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