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RIFORMA CODICE STRADA. PIU' CERTEZZA DEL DIRITTO E GIUSTIZIA
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Comunicato 
18 aprile 2007 0:00
 

Firenze, 18 aprile 2007
Intervento dell'on Donatella Poretti, deputata radicale della Rosa nel Pugno, segretario della Commissione Affari Sociali
Oggi la commissione Affari Sociali della Camera era chiamata ad esprimere un parere sugli artt. 5 e 6 del disegno di legge del Governo " Disposizioni in materia di autotrasporto merci e di circolazione stradale" presentato lo scorso 29 marzo, cioe' quelli concernenti la modifica degli articoli 186 e 187 del codice della strada in materia di guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l'effetto di stupefacenti.
Il testo del Governo mi ha visto subito perplessa:
- li' dove prevede il ritiro della patente per dieci giorni a chi e' sospettato di aver guidato sotto effetto di stupefacenti, in attesa che le analisi confermino questo uso perche' non ci sono sistemi di rilievo immediato come per l'alcool. Oltre al danno economico per un sospetto, c'e' anche il problema che le tracce di sostanze stupefacenti nell'organismo rimangono per molto tempo dopo che gli effetti delle stesse sono cessati;
- l'eccessiva entita' delle sanzioni, prevedendo anche il ritiro a vita della patente, vanificando cosi' la possibilita' che la pena possa servire come recupero e non come punizione; - il sequestro di un mezzo, privandone l'uso al proprietario quando a commettere l'infrazione sia stata un'altra persona non proprietaria. Una sorta di scippo della proprieta' privata.

Grazie alla convergenza su questi punti dei deputati di "Rifondazione Comunista" e "Forza Italia" (1), siamo riusciti a far approvare un "PARERE FAVOREVOLE ALLE SEGUENTI CONDIZIONI":
1 - opportunita' di individuare preventivamente il tipo di accertamenti e di test da utilizzare per la rilevazione dello stato di idoneita' per la guida;
2 - rimodulare in senso decrescente le sanzioni nel rispetto del principio di proporzionalita';
3 - rivedere la parte del fermo amministrativo del mezzo, quando quest'ultimo sia di proprieta' di soggetto diverso da chi ha commesso l'infrazione.

Condizioni che mi danno soddisfazione perche' ribadiscono -e ce n'e' sempre bisogno- la necessita' di riaffermare e rendere pratica la certezza del diritto, con una giustizia che sia considerata non vendicativa ma giusta.

(1) Il consenso e' stato espresso dai partiti di maggioranza, mentre Forza Italia si e' astenuta, tranne l'on. Gardini che ha votato contro.
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