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RIMBORSI COMPAGNIA VOLARE. SOSPESA LA LICENZA, PROCEDERE CON LE RICHIESTE DI RIMBORSO, NON SENTIRE LA CATTIVE SIRENE E SOPRATTUTTO CERCARSI LE ALTERNATIVE PER LE VACANZE DI NATALE
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Comunicato 
24 novembre 2004 0:00
 

Firenze 24 novembre 2004. L'Enac ha sospeso la licenza di volo della compagnia Volare per un mese. La notizia e' di quelle che si aspettavano da un momento all'altro, e ci si stupiva come mai non fosse stato deciso prima. E arriva in barba a tutti coloro che i questi giorni (Enac in prima fila), giocando letteralmente sulla pelle e sulle tasche di coloro che avevano una prenotazione con Volare, avevano cercato di dissuadere i passeggeri dal fare richieste di rimborso, e quindi subito interessarsi per vettori o mezzi alternativi per non vedersi saltare le vacanze di Natale. Perche' anche se la sospensione e' di un mese, se c'e' qualcuno che ha l'ardire di consigliare a chi, per esempio, ha un volo per il 26 dicembre, di aspettare perche' non e' detto che Volare non possa operare, e' evidente che si tratta di una sorta di folletto che si diverte nel rovinare le vacanze alle persone.
Noi siamo tra coloro che auspicano una soluzione perche' Volare riprenda il proprio servizio, e ribadiamo che siamo contrari a soluzioni che vedano l'impegno del denaro dei contribuenti italiani, ma questo non vuol dire anteporre gli interessi di questa compagnia a quelli degli utenti che avevano dato fiducia a questo vettore acquistando, anche con molto anticipo, i biglietti. Perche' in questi giorni che sono seguiti al blocco dei voli, abbiamo tanto sentito parlare dei problemi dei dipendenti di Volare, di quelli dell'indotto lavorativo connesso, del capitalismo italiano del settore che ha difficolta'; abbiamo letto tanto di altri vettori pronti ad ereditare le rotte assumendo anche un po' di personale di Volare, addirittura abbiamo letto sui dirigenti della stessa Volare che si dichiaravano pronti a rimettere in moto gli aerei ma che non avevano un centesimo (e chi ha avuto orecchie per intendere ha ben capito quale messaggio -neanche tanto subliminale- veniva dato all'indirizzo del Governo), ma abbiamo pochissimo letto dei problemi connessi agli utenti. Si' alcune proposte pazzerelle, tipo "Alitalia se ne faccia carico", ma per l'appunto pazzerelle, una concretissima oggi del vettore Ryanair che, con una splendida operazione di marketing, ha offerto voli gratis sulle sue rotte a chi e' rimasto a terra con Volare, ma per l'appunto e' un'operazione di marketing. Nient'altro.
Noi non abbiamo soluzioni in tasca, ma possiamo solo confermare che in questo situazione, per gli utenti e' piu' che opportuno mettere un punto fermo, cioe' la richiesta di rimborso e di risarcimento danni nei modi previsti dalla legge, non affidandosi a E-mail, fax o telefonate, ma con la raccomandata A/R. E' evidente che noi, come nessun'altro, non possiamo offrire garanzie che questa richiesta possa essere esaudita (e non comprendiamo, al di la' dell'aspetto pubblicitario, cosa possa servire andare subito da un giudice, come alcuni passeggeri hanno fatto seguendo alcuni suggerimenti "leggeri": la propria controparte e' un magma indistinto di fronte al quale ogni giudice non puo' che chiedere di attendere). Ma la messa in mora con raccomandata A/R, con il conseguente blocco della prescrizione dei termini per la richiesta dei danni (8 giorni dal momento in cui si manifestano), oggi piu' che mai appare l'unica certezza in tutta la vicenda, qualunque sviluppo la stessa avra'.
Questo e' l'indirizzo del settore del nostro portale Internet da cui scaricare il facsmile per i rimborsi, e da cui collegarsi al Forum "Di' la tua" in cui moltissime vittime di Volare stanno dibattendo tra loro, e al servizio "Cara Aduc" con risposte online dei nostri consulenti per i vari quesiti sulla materia:
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Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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