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RIMBORSO BIGLIETTI VOLARE GROUP. LA COMPAGNIA NON E' FALLITA, E IN ATTESA DELLE INDICAZIONI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO LE RICHIESTE DI RIMBORSO VANNO INDIRIZZATE AD ESSA E NON AL TRIBUNALE
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Comunicato 
14 dicembre 2004 0:00
 

Firenze, 14 Dicembre 2004. La compagnia Volare, il 10 dicembre, ha fatto sapere che "i biglietti emessi non sono piu' utilizzabili e che non ha soldi per rimborsare, per cui i possessori di biglietti possono attivare le procedure di rimborso inoltrando le richieste al tribunale competente, quello di Busto Arsizio". Informazione che ci sembra sbagliata, perche' non ci risulta che, al momento, Volare Group sia fallita, o sia in amministrazione controllata o in concordato preventivo, ma c'e' solo il tribunale che ha dichiarato il suo stato di insolvenza. Di conseguenza il Governo, modificando la legge a suo tempo fatta ad hoc per la Parmalat, ha nominato un commissario straordinario, Carlo Rinaldini, che entro un mese dovrebbe far conoscere le sue iniziative per evitare il fallimento della societa'. Quindi c'e' un'amministrazione straordinaria.
Il tribunale di Busto Arsizio, da noi interpellato, ha fatto sapere che non e' al momento sua competenza curarsi dei creditori, smentendo la Volare Group e confermando i nostri dubbi.
Per cui, allo stato, la procedura da noi individuata come la piu' sicura per mettere un punto fermo, rimane quella della messa in mora di Volare Group, societa' tutt'ora attiva e, speriamo, prossima a ripartire. Quindi invitiamo ancora tutti i possessori di biglietto di procedere con l'invio seguendo le indicazioni di questo facsmile: clicca qui e di non perdere tempo con richieste presso il call center di Volare che, ci risulta, per chi ha presentato domanda per via telefonica, non rilascia neanche un numero di riferimento della richiesta.
Non sappiamo se la Volare Group abbia diffuso queste notizie per leggerezza o con intenzione, e non ci interessa. Mentre ci interessa, e molto, la sorte delle migliaia di consumatori che, da passeggeri che avevano pagato per un servizio, si sono visti trasformati in obbligazionisti a tasso sotto zero per prestare soldi alle casse presunte bucate di questa societa'.
Nel frattempo auspichiamo che il commissario straordinario, nel suo piano di ristrutturazione dell'azienda, tenga nel dovuto conto anche questi circa 8 mila consumatori (almeno quelli che hanno inviato una copia conoscenza della richiesta di rimborso alla nostra associazione) che hanno sborsato piu' di 2 milioni di euro.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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