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ROMA: PIAZZA DELLE COPPELLE. OVVERO COME SI FA IL DANNO E SI CHIEDE AIUTO A PAPA'
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Comunicato 
6 maggio 2005 0:00
 

Roma, 6 Maggio 2005. Piazza delle Coppelle a Roma e' una bellissima piazzetta a ridosso del Pantheon, sede di un antico mercato alimentare rionale e, da qualche anno, dimora di numerosi ristoranti e bar. Qual'e' il problema? L'inquinamento acustico. Il vociare continuo, se non gli schiamazzi, durante e dopo l'apertura dei locali e fino ad ore tardissime, le due-tre di notte per intenderci, unito ai rumori delle bancarelle del mercato, che inizia a predisporsi alle cinque del mattino, rendono impossibile il sonno degli abitanti che, tra l'altro appartengono al mondo della politica e del giornalismo. Gli insonni protestano, giustamente. Cosa fare? Oggi si svolge sul problema "Coppelle" addirittura un vertice per l'ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura (si sa, le cariche contano). Si invocano provvedimenti del Sindaco, il quale scarica la patata bollente sul Prefetto: e' un problema di ordine pubblico. Gia' ma chi ha dato le autorizzazioni per l'apertura di un numero spropositato di locali in una piazza di limitatissime estensioni? Il Comune, ovviamente, il quale ha provocato il danno e ora invoca misure di polizia, cioe' chiede aiuto a papa'. Insomma nella piazzetta dovrebbero stazionare in permanenza agenti della Polizia di Stato (a proposito i Comuni non hanno la Polizia municipale?). Si potrebbero ritirare le licenze, ma questo non e' possibile, si potrebbero chiudere i locali per un periodo di tempo, ma questo non risolve il problema di fondo, si potrebbe mettere un poliziotto per ogni avventore, ma questo sarebbe troppo costoso, si potrebbero invitare gli inquilini ad andarsene o a sopportare il disagio, ma questo sarebbe oltraggioso, si potrebbero invitare i residenti a predisporre finestre a prova di rumore, come quelle in uso negli alberghi aeroportuali, ma questo sarebbe oneroso e subito si reclamerebbero contributi pubblici ad hoc. Oppure il Comune di Roma dovrebbe imparare a programmare gli insediamenti commerciali nei centri storici. Programmare? Che verbo e'?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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