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Roma. Piove e tutto si allaga. L'Aduc sollecito' Alemanno due anni fa...
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Comunicato di Primo Mastrantoni
12 novembre 2010 11:06
 
 Piove e Roma si allaga. Pochi giorni dopo la sua elezione a Sindaco della capitale, scrivemmo a Gianni Alemanno. La lettera e' del 22 Maggio 2008 (!!!). Gli allagamenti e l'esondazione del Tevere dell'autunno e dell'inverno non hanno prodotto sostanziali modifiche nell'atteggiamento dell'amministrazione comunale. Noi insistiamo e rinvieremo al Sindaco Alemanno una nuova lettera come due anni fa, sperando che si decida a far qualcosa. Ecco il testo:
"Piove a Roma e la capitale si blocca: strade allagate, tombini e caditoie straboccanti, sistema di illuminazione in tilt. Che piova poco o tanto, che ci siano le foglie o no, quando Giove Pluvio decide di versare un po' d'acqua, la Capitale d'Italia si trasforma in una citta' lagunare. Le solite cose che succedono da anni. Alcune operazioni per annullare, o quantomeno diminuire, l'impatto della pioggia sulla citta' ci sono: pulire tombini e caditoie. Servono soldi? Non necessariamente perche' il problema puo' essere risolto imponendo alle imprese che scavano (Acea, Italgas, Telecom, ecc.) di pulire anche i pozzetti del tratto di strada interessato allo scavo. Poiche' tutte le strade romane prima o poi saranno interessate dai lavori, il problema troverebbe soluzione nel volgere di qualche anno e senza costi aggiuntivi per la comunita'. Come s'impone alle ditte di ricoprire con l'asfalto superfici di strada maggiori della larghezza dello scasso da loro operato, cosi' si puo' imporre la ripulitura dei chiusini. Trovato l'uovo di Colombo? Certo! Ci permettiamo questo consigli al neo sindaco, Gianni Alemanno. L'alternativa e' quella di rivolgersi a Giove Pluvio invocandone la misericordia con qualche rito sacrificale."
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