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ROMA: UFFICIO CONTRAVVENZIONI? NO,UFFICIO VESSAZIONI.
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Comunicato 
11 luglio 2002 0:00
 


TEST DELL'ADUC. CARO SINDACO ...

Roma, 11 luglio 2002. "Per me si va nella citta' dolente.....". Potrebbe iniziare cosi' -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- il calvario di un cittadino che si e' visto recapitare una multa per una macchina della quale non e' piu' proprietario, di una multa che ha gia' pagato, di una multa per la quale ha fatto ricorso al Prefetto o al Giudice di pace o di una multa contestata piu' di cinque anni fa e quindi prescritta. L'unico ufficio a cui far riferimento e' "l'Unita' organizzativa contravvenzione", sulla via Ostiense 131L, e qui iniziano le tribolazioni. Occorre attraversare la citta', arrivare, non trovare un parcheggio e rischiare di prendere un'altra multa. Eppure li accanto c'e' un ampio spazio chiuso da guardrail e..... naturalmente vuoto. Non si puo' aprire? Conquistato un parcheggio si entra nell'edificio e qui chi vuole puo' scegliere il girone infernale che desidera. Naturalmente gli ascensori sono per pochi intimi, massimo sei persone, e uno dei due e'....naturalmente in manutenzione. Arrivati nell'Ufficio ci si precipita nella perversa bolgia. C'e' un banco di "prima informazione", con una sola persona, che indirizza i condannati e fornisce il biglietto di prenotazione. Non si possono aumentare le persone addette e modularle in relazione alle file chilometriche? Non si puo' mettere un distributore automatico di biglietti di prenotazione? Si arriva quindi all'agognato sportello e si riesce a far valere le proprie ragioni. Nel frattempo e' passata una intera mattinata, il che significa assentarsi dal proprio lavoro, cioe' chiedere un permesso o mettersi in ferie. In alternativa a tutto cio' si puo' ricorrere alle informazioni per telefono. Abbiamo provato per tre giorni, lunedì, martedì e mercoledì scorsi. Non siamo riusciti a contattare nessun addetto. In una citta' dove si elevano un milione e mezzo di multe l'anno evidentemente cio' non basta e il servizio diventa inutile.
Caro Sindaco, ci risulta che il sistema delle contravvenzioni è informatizzato. Basterebbe attivare i Municipi (ex Circoscrizioni) con i terminali gia' in dotazione. A proposito quanto e' costato alle nostre tasche quest'informatizzazione che non funziona? Perche' il sistema non riesce ad acquisire i dati che eviterebbero i disagi per i cittadini (vedi sopra)? Perche' costringete un cittadino, che non ha tempo o voglia, di entrare nei gironi infernali a pagare una multa che non dovrebbe? Come vogliamo definire il tutto? Vessazione? Ricatto? Estorsione? Appropriazione indebita? Veda Lei. Sommessamente Le ricordiamo che e' stato eletto alla piu' alta carica cittadina per risolvere i problemi dei cittadini.
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