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Scuola. Eliminare i corsi di perfezionamento che ingrassano solo i baroni universitari
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Comunicato di Domenico Murrone
17 settembre 2008 0:00
 
Cancellare la farsa dei corsi di perfezionamento. Lo potrebbe fare immediatamente il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, eliminando immediatamente una delle tante storture del processo di formazione delle graduatorie degli insegnanti non di ruolo.
Sono pseudo-aggiornamenti (che attribuiscono da uno a tre punti) a cui sono 'costretti' ogni anno migliaia e migliaia di precari, per evitare di essere scavalcati da chi segue in graduatoria.
Basterebbe eliminare l'attribuzione del punteggio e si taglierebbe alla radice uno scandalo che va avanti da anni: una delle esemplificazioni del disastro della scuola italiana.
 
In tutti i contesti disastrati non mancano i profittatori. In questo caso, a interpretare egregiamente la parte della sanguisuga, sono i baroni universitari, in particolare quelli della facolta' di Scienze della formazione. I baroni riescono a tenere in vita il loro non miseri stipendi, organizzando questi corsi, i costi variano da 400 ad un migliaio di euro (piu' paghi e piu' punti ottieni), sulle spalle degli insegnanti 'precari'.
Caratteristiche? Frequenza non obbligatoria, esame online. Sic!!!!
Un esempio di titolo? Curricolo verticale e nuova professionalita' docente nella scuola primaria e secondaria. Tratto dal sito della facolta' di Scienza della formazione dell'Universita' di Firenze clicca qui
 
Ministro, dia un bel calcio ai baroni, i primi a ringraziarla saranno proprio gli insegnanti senza ruolo, ben contenti di non dover pagare soldi, per mantenere la loro posizione.
 
Tutto il meccanismo e' spiegato qui:
BARONI UNIVERSITARI E INSEGNANTI: COME LA CASTA NOBILE SFRUTTA LA CASTA PRECARIA
clicca qui
 
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