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SEI IMMIGRATO IRREGOLARE? QUI NON TI SPOSI. IL SINDACO DI MONTICHIARI-BRESCIA NEGA IL DIRITTO A SPOSARSI AD UNA COPPIA ITALO-BRASILIANA
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Comunicato 
23 marzo 2006 0:00
 

Firenze, 23 Marzo 2006. Si vedono negare il diritto a sposarsi perche' lei, brasiliana, ha il permesso di soggiorno scaduto. E' quanto accade a due persone che si sono rivolte all'Aduc e che decidono di "coronare il loro sogno d'amore" sposandosi a Montichiari (BS), paese dove la famiglia del futuro marito ha sempre vissuto. Documenti alla mano vanno in comune a chiedere le pubblicazioni, e li', prima sorpresa, dopo che gli ufficiali di stato civile si rifiutano di compiere il proprio dovere, vengono invitati a "risolvere la questione" con il sindaco.
Vengono ricevuti dal sindaco di Montichiari, il quale si rifiuta di celebrare il matrimonio "per ragioni e convinzioni personali" e politiche: la signora e' straniera e irregolare.
Il sindaco del comune di Montichiari decide, dunque, che e' nel suo potere di primo cittadino modificare le norme secondo le sue convinzioni politiche. La legge dice ben altro: qualunque straniero irregolare puo' sposarsi in qualsiasi comune italiano. Gli atti di stato civile (nascite, matrimoni e morti) devono essere effettuati anche se il richiedente non e' in grado di esibire alcun documento inerente al soggiorno.
A quanto pare il sindaco, che non gradisce gli stranieri nel proprio comune, prova a cacciarli a modo proprio.
La coppia decide di desistere, e si sposa in un altro comune. Tornano poi all'ufficio anagrafe del Comune di Montichiari per chiedere l'iscrizione della signora nelle liste anagrafiche. Era il 10 settembre del 2005. Ancora oggi, dopo piu' di sei mesi dalla richiesta, l'iscrizione non e' ancora avvenuta. Perche'? Il sindaco e' sempre molto impegnato. gli viene risposto.
Ci chiediamo che tipo di impegni abbia il sindaco, visto che le variazioni di residenza degli italiani vengono compiute in media in un mese, mentre ci sono stranieri che dopo due anni dalla richiesta stanno ancora aspettando.
Simili abusi di potere sono intollerabili.
Abbiamo quindi suggerito agli interessati di presentarsi quanto prima alla Procura della Repubblica per fare un esposto per omissione di atti di ufficio sia nei confronti dell'ufficiale di stato civile che nei confronti del sindaco che si sono rifiutati di celebrare il matrimonio, e di mettere in mora la pubblica amministrazione a procedere immediatamente all'iscrizione nelle liste anagrafiche. Inoltre, contro il comportamento dell'Ufficio anagrafe e del sindaco, si puo' proporre un ricorso urgente al tribunale ordinario, per obbligare la pubblica amministrazione che con il proprio comportamento produce una discriminazione razziale ad adottare il provvedimento richiesto ed a cessare il comportamento pregiudizievole, con possibilita' di condanna al risarcimento dei danni anche morali.

Emmanuela Bertucci, legale Aduc
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