Roma, 23 Luglio 2005. Dopo gli attentati terroristici di Sharm el Sheikh, l'Aduc chiede al ministro degli Affari esteri, Gianfranco Fini, la dichiarazione di Paese a rischio per l'Egitto. Questo consentirebbe al turista di avvalersi della facolta' di rinunciare al viaggio senza dover pagare alcuna penalita'. Infatti, prenotare un viaggio, pagarlo e scoprire al momento dell'imbarco, il giorno (o qualche mese) prima che il Paese che si intende visitare e' a rischio, per atti di violenza (nel caso specifico) o per la situazione sanitaria, non fa proprio piacere, ma e' una delle situazioni in cui puo' trovarsi un turista, il quale vorrebbe rimandare a data piu' tranquilla la propria vacanza ma deve fare i conti con la propria agenzia o tour operator perche' disdire una prenotazione, per un pacchetto turistico "tutto compreso", e' piuttosto oneroso. Infatti, le penalita', in percentuale relativamente al costo complessivo del viaggio, sono le seguenti:
* 30 giorni prima 10%
* 20 giorni prima 25%
* 15 giorni prima 50%
* 3 giorni prima 75%
* meno di 3 giorni 100%

Al momento, i viaggiatori che hanno deciso di rinunciare al viaggio a Sharm el Sheikh perderanno vacanza e soldi. Occorre quindi una dichiarazione ufficiale del ministero degli Affari esteri sull'Egitto (o una determinata area) Paese a rischio per la sicurezza personale. Solo in questo caso il turista puo' sperare di riavere i soldi versati (entro sette giorni) senza pagare la penale prevista o, in alternativa, usufruire di un altro pacchetto turistico equivalente o superiore, senza supplemento di prezzo, o inferiore previa restituzione della differenza di prezzo (1).
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

(1) art.13, D.Lgs n.111/1995

Questo il sito del ministero degli Affari Esteri che da' le indicazioni e i consigli per la sicurezza dei viaggi:
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