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SITUAZIONE VOLAREGROUP DALLA PARTE DEI CONSUMATORI. IN SETTEMILA HANNO FINORA SEGUITO LE INDICAZIONI DELL'ADUC PER PIU' DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO DI RIMBORSI. ISTRUZIONI PER L'USO
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Comunicato 
7 dicembre 2004 0:00
 

Firenze, 7 Dicembre 2004. Ora che il tribunale di Busto Arsizio ha dichiarato lo stato di insolvenza della societa', per chi ancora avesse qualche dubbio sul fatto che il rimborso non fosse dietro l'angolo, la situazione e' piu' che chiara: non c'e' un centesimo a disposizione per nulla, inclusi coloro che, facendo fiducia a questa societa', le avevano anticipato dei soldi ricevendo in cambio un impegno per un volo futuro. Una situazione -pur se di dimensioni diverse- come quella degli obbligazionisti che avevano prestato i soldi alla Parmalat. E, come nel piano di ristrutturazione dell'azienda alimentare, non e' da iper-pessimisti credere che chi ha prestato i soldi, e' altamente probabile che non li rivedra' mai, se non forse con cause giudiziarie che individuino precise responsabilita' in chi avesse poi dei soldi con cui pagare.
In questo contesto appare piu' che mai necessario che la richiesta di rimborso venga fatta con una raccomandata A/R di messa in mora, cosi' come indicato da noi fin dai primi giorni (qui' tutte le istruzioni: clicca qui): e' un punto fermo che blocca la propria situazione di creditore, preparandosi a tutte le future mosse che saranno necessarie.
Fino ad oggi sono poco piu' di 7 mila, tra coloro che hanno acquistato un biglietto della Volare Group, che hanno seguito le nostre indicazioni, che, con una media di 235 euro a testa di gia' pagato, rappresentano un prestito di 1.645.000 euro.
Una piccola goccia nel buco preannunciato su cui sta facendo i primi passi la procura penale (truffa, appropriazione indebita, falso in bilancio e forse anche bancarotta), ma significativo perche' tutto denaro che e' venuto dalle tasche di consumatori che chiedevano solo un servizio e che sono stati trasformati -invece e giocoforza- in piccoli risparmiatori che hanno prestato i loro soldi.
Ora la vicenda di Volare non e' piu' giustamente nelle prime pagine dell'informazione, ma, a nostro avviso, occorre fare molta attenzione al dramma di chi da viaggiatore e' stato trasformato in investitore ad alto rischio. Cosi' come occorre fare molta attenzione a chi, cavalcando la situazione, sta offrendo i propri servizi agli ex-passeggeri di Volare per cercare di rimediare a qualcosa.
Ecco quindi alcune ISTRUZIONI PER L'USO.
- Prima di tutto il call center ancora funzionante di Volare: in diversi hanno ascoltato i suoi consigli ed hanno inoltrato domanda di rimborso, sentendosi rispondere che nel giro di 30 giorni avrebbero ricevuto il dovuto. Consigli in buona fede di persone con un futuro difficile per la loro occupazione, che hanno risposto come da regolamento . del passato:come puo' una societa' insolvente rimborsare? A chi ha fatto richiesta di rimborso solo al call center, consigliamo di inviare una raccomandata A/R di conferma di questa richiesta, si' da avere comunque una "pezza d'appoggio" con validita' giuridica anche per l'eventuale causa successiva (sempre qui tutte le istruzioni: clicca qui).
- Inoltre uno dei maggiori istituti di carta di credito italiano, ha ritenuto opportuno fare un'operazione di marketing anticipando il rimborso a chi aveva gia' pagato tramite il suo sistema. Chi ne ha usufruito, pero', faccia attenzione, perche' e' un'anticipazione "salvo buon fine", cioe' che sara' definitiva quando e se Volare Group rimborsera' allo stesso istituto. Quindi nessuno regala niente, questi soldi CartaSi' li ha gia' dati a Volare, e per ora si sta limitando a prestarli a tasso zero, ma quando si sapra' con certezza che questi soldi non arriveranno (e non e' escluso anche prima), qualunque sara' la situazione del conto in banca del beneficiato, il rimborso prestato/anticipato verra' prelevato dal conto.
Quindi, e' bene che ognuno sia consapevole della situazione e decida di conseguenza.
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