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SOLIDARIETA' ALL'EX-MINISTRO VISCO
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Comunicato 
22 giugno 2001 0:00
 


AMMINISTRAZIONI CON UFFICI DEL CATASTO CHE SEMBRANO GIRONI DELL'INFERNO DANTESCO, HANNO LE CARTE IN REGOLA PER IMPORRE BALZELLI SULLE COSE PIU' ASSURDE.
CI DISPIACE CHE VISCO SIA STATO VITTIMA DI SE STESSO.

Firenze, 22 Giugno 2001. L'ex-ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, e' stato definitivamente condannato in Cassazione per abusivismo edilizio, che ha commesso nella sua casa di Pantelleria: si tratta di un corpo tecnico di 165 centimetri di altezza e largo 3 metri quadrati, che serviva per la conservazione delle bombole del gas.
Non possiamo esimerci dal manifestare all'ex-ministro tutta la nostra solidarieta' umana e civica. Cosi' commenta il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito. La nostra associazione quotidianamente ha a che fare con cittadini vessati dalla pubblica amministrazione, non tanto per avere questo o quell'altro permesso necessario a piccole o irrilevanti ristrutturazioni delle proprie case, ma soprattutto per capire quali devono essere queste autorizzazioni e se, una volta ottenute, ci sia certezza del diritto o meno, cioe' non ci sia un'amministrazione che, magari dopo decine e decine di anni, se non addirittura agli eredi, vengono a bussar cassa perche' quando era stato concessa l'autorizzazione o il condono, non si era tenuto conto di una leggina …. magari del 1939, che tutti davano per superata e assimilata da altre leggi.
Non tutti hanno le possibilita' dell'ex ministro delle Finanze, per permettersi di finire in Cassazione: al massimo, grazie ai consigli di associazioni come la nostra si fa un primo tentativo dal giudice di pace o a qualche commissione tributaria grazie a difetti di notifica, ma in genere, vista l'entita' delle cifre che si dovrebbe sostenere in giudizio, buona parte soccombe e paga … proprio grazie a quell'amministrazione vampiresca alimentata nella sua arroganza in questi anni da chi ha impostato i massimi dicasteri economici nazionali come sanguisughe e non centri ordinatori dell'economia dello Stato. Ma sono i casi della vita, e quindi, pur con le dovute differenze, ci dispiace che Vincenzo Visco sia stato vittima, sostanzialmente, di se stesso, perche' non siamo vendicativi di carattere e di scelta politica. E invece di bearci nel tradizionale "chi la fa l'aspetti", esprimiamo solidarieta', perche' grazie a questa sentenza si e' potuto mettere alla luce la sovente assurdita' delle normative in materia edilizia, il cui rispetto, tra l'altro, e' evocato da amministrazioni che non sanno neanche quale sia un indice generale del proprio Catasto, che sono invece dei veri e propri gironi dell'Inferno dantesco.
Crediamo che i giudici della Cassazione abbiano applicato la legge, ed e' proprio qui il problema: come la scatolina sul balcone che serve a coprire la caldaia del gas, cosi' come il portabombole del dammuso dell'ex-ministro, davano fastidio a qualcuno, deturpavano qualche panorama naturale o storico, o non servono piuttosto, come l'Ici, solo ad impinguare le casse di amministrazioni che vivono solo di rendita di posizione e di legge, e che, grazie al loro totale arbitrio alimentano l'incertezza del diritto?
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