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SOSTEGNO DELL'ADUC ALL'AMNISTIA: ATTO DOVUTO
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Comunicato 
23 dicembre 2005 0:00
 

Firenze, 23 dicembre 2005. Siamo favorevoli all'amnistia, per la quale numerosi cittadini marceranno la mattina di Natale a Roma e davanti a numerosi istituti penitenziari della nazione.
Da tempo la situazione della giustizia italiana e' drammatica: 9 milioni di processi di cui 5 milioni penali, numerose condanne della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo all'Italia per violazione del diritto umano ad un giusto processo in un tempo ragionevole, le carceri sono altamente sovrapopolate, costringendo i detenuti a vivere la propria reclusione in condizioni incivili.
Chi sono questi detenuti?
Troppo spesso sono persone in attesa di processo, quindi innocenti e che hanno ottime possibilita' (statisticamente più del 30 per cento) di veder riconoscere la propria innocenza dopo mesi e mesi di carcere ingiusto. Troppo spesso sono immigrati clandestini che, pur incensurati, non hanno diritto alle misure alternative alla detenzione o alla sospensione condizionale della pena (perche' non possono dimostrare il proprio lavoro, come invece i residenti) e che scontano mesi di carcere per reati minimi, quali ad esempio, quello previsto dall'art. 6 testo unico sull'immigrazione per non aver esibito il passaporto a richiesta dell'autorita'. Oppure ancora chi, avendo fumato una canna ed avendone in tasca altre tre, non e' riuscito a dimostrare di volersele solo fumare e non venderle!
L'amnistia, oltre che misura urgente di decongestionamento delle carceri e delle aule di tribunale (circa il 40% dei processi in corso verrebbe meno) rappresenta il primo atto necessario di una riforma altrettanto necessaria del codice penale e dei numerosissimi piccoli reati sparsi nelle leggi speciali. Nell'attesa di quest'ultima, essa rappresenterebbe una dovuta ammissione di colpa e di responsabilita' dello Stato a gestire il problema giustizia.
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