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TARIFFE AEREE. COME APPROFITTARE DELLA VICENDA DI VOLARE GROUP FACENDO PAGARE I CONSUMATORI: +18,3% IN UN MESE!!!! I VU' CUMPRA' DEL TRASPORTO AEREO. E' NECESSARIO UN INTERVENTO DELL'ANTITRUST
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Comunicato 
23 dicembre 2004 0:00
 

Firenze, 23 Dicembre 2004. I dati dell'inflazione delle citta' campione, che vedono un aumento generalizzato dello 0,2%, registrano questo aumento essenzialmente per due componenti: bevande alcoliche e tabacchi (che va dal +4,8% di Venezia alla punta di +11,5% di Bari) e biglietti aerei (+18,3%).
Perche' aumentano le tariffe del trasporto aereo? Prezzi del petrolio alle stelle? Le benzine non sono calate piu' di tanto, anche se il Brent e' crollato da 50 a 40 Usd, ma per l'appunto non sono aumentate. Nuovi contratti di lavoro che hanno portato il costo del personale alle stelle? Non ci risulta. Aspettative e preoccupazioni delle aziende per un aumento delle tasse? Sembra che sia in atto un fenomeno al contrario.
A nostro avviso, oltre all'aumento previsto per molte tariffe che subiscono il fenomeno dell'alta stagione rispetto al mese di novembre, c'e' da considerare un fenomeno che potremmo chiamare "voracita' di mercato".
In questo mese e' venuto a mancare uno dei maggiori operatori italiani, Volare Group, con centinaia di migliaia di passeggeri rimasti a terra anche dopo aver acquistato il biglietto e le vacanze gia' organizzate, e quindi un desiderio e una necessita' maggiore di trovare vettori alternativi per non vedere andare in fumo il proprio viaggio. Come risponde il mercato italiano a questi "pellegrini" in ricerca disperata di voli? O si fa pubblicita' non offrendo, se non in casi limitatissimi, la disponibilita' di voli (come ha fatto Ryanair, escludendo la sua "offerta" gratuita per il periodo clou delle vacanze in cui erano concentrate la maggiorparte delle prenotazioni), o alza i prezzi. Per capire, e' come quei "vu' cumpra'" che si trovano per strada quando, nel bel mezzo di un acquazzone, si avvicinano a chi e' sfornito di ombrello e cercano di vendergliene uno ad un prezzo anche triplo rispetto a quello praticato in un medio grande magazzino: e' molto probabile che l'ombrello a prezzo stratosferico sara' acquistato. Ecco perche' tutti i vettori che in Italia, in questo periodo di assenza di Volare Group, hanno quasi del tutto fatto sparire le disponibilita' di posti a prezzi piu' bassi, ma hanno mantenuto una buona disponibilita' di quelli a prezzi piu' alti, possono essere chiamati i "vu' cumpra' del trasporto aereo".
Da quando Volare Group ha cancellato i voli ed e' in amministrazione straordinaria, e' un fiorire di interventi, istituzionali e non, di chi ritiene importante cercare di risollevare le sorti di questo vettore e far si' che le migliaia di persone che dipendono economicamente dalla sua operativita' non rimangano senza lavoro. Ma chi dovrebbe dare un contributo in merito? A noi sembra che siano solo i consumatori, o meglio le loro tasche: da una parte, coloro che avevano acquistato dei biglietti, e che molto probabilmente non rivedranno piu' i loro soldi, si sono ritrovati ad essere trasformati in obbligazionisti a tasso sottozero; dall'altra sempre gli stessi che se vogliono viaggiare devono avere a che fare con un mercato che si comporta come un "vu' cumpra'"; e infine, la speranza non sopita in nessuno, che lo Stato intervenga in modo pesante... e di chi sono i soldi dello Stato se non del contribuente/consumatore, cioe' sempre gli stessi?
Crediamo che sulla questione delle tariffe in questo momento, l'Autorita' che dovrebbe vigilare per le distorsioni del mercato onde impedire l'affievolimento della concorrenza, l'Antitrust, avrebbe piu' di qualcosa da dire, e per questo la sollecitiamo.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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