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TARIFFE AEREE. L'INDAGINE ANTITRUST CONFERMA CIO' CHE TUTTI GIA' SANNO. ED ORA COSA SUCCEDERA'? TEMIAMO IL SOLITO NIENTE
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Comunicato 
7 maggio 2005 0:00
 

Firenze, 7 maggio 2005. L'indagine conoscitiva dell'Antitrust sull'evoluzione del mercato aereo dopo l'avvio della liberalizzazione nel 1997, mette il dito sulla piaga: la mancanza di trasparenza dell'offerta tariffaria. Situazione nota a tutti coloro che almeno una volta hanno preso un aereo, perche' informandosi sulle tariffe, alla fine si sono trovati a pagare molto di piu': tra sovrapprezzo carburanti, sovrapprezzo crisi, tasse aeroportuali, commissioni di acquisto e/o di mediazione, non sono rare le volte che, per alcune destinazioni su cui ci sono tariffe convenienti, si arriva a sfiorare il raddoppio dell'importo che si credeva di spendere.
Questo, affiancato all'alto costo del trasporto nazionale e alle recenti, e ancora brucianti e irrisolte, vicende della Volaregroup che ha lasciato a terra dopo aver preso i loro soldi, decine di migliaia di passeggeri, danno un quadro della situazione non molto incoraggiante. E come se non bastasse, proprio questo vettore, in amministrazione straordinaria, dovrebbe ripartire nel mese prossimo ed ha ripreso a vendere biglietti, senza aver onorato gli impegni nei confronti dei suoi passeggeri creditori, i cui titoli di viaggio al momento sono poco piu' di carta straccia. E infine, e non ultimo, il vettore di bandiera, Alitalia, tirato su a forza di prebende pubbliche che, parlare di azione distorsiva del mercato, e' solo il minimo che possa venire in mente anche al piu' distratto osservatore.
Una situazione che fa di questo importante settore una sorta di campo di battaglia. Da una parte chi fa l'offerta sempre piu' nell'abito draculesco, furbetto e, in alcuni casi, delinquenziale (Volaregroup per l'appunto), dall'altra i consumatori, oggetti passivi di queste offerte e riserva di denaro per arricchire manager col vizietto delle mani bucate. E lo Stato che dovrebbe vigilare, indirizzare, stimolare? Oltre alla funzione "salvagente" per le aziende delinquenti o in putrefazione, l'Amministrazione Pubblica c'e' solo con la sua ingombrante presenza nella gestione di servizi come, per esempio, quelli aeroportuali.
La denuncia dell'Antitrust arriva quindi a conferma. Ma cosa succedera' dopo questa denuncia e le altre, numerose, che questa Autorita' fa per sottolineare un po' ovunque l'assenza di mercato e concorrenza, la non trasparenza delle offerte, etc.? Temiamo il solito niente.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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