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TASSA/CANONE RAI. VERSO LA REGIONALIZZAZIIONE DELLA GABELLA E QUINDI UN AUMENTO A MACCHIA DI LEOPARDO?
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Comunicato 
15 settembre 2006 0:00
 

Firenze, 15 Settembre 2006. Il neo vice-presidente della Commissione parlamentare di vigilanza della Rai, on. Giorgio Merlo della Margherita, ha definito interessante la proposta della presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, che viste inevase le richieste di un rilancio degli insediamenti Rai torinesi, chiede che sia lasciato alla Regione un terzo del gettito del canone pagato dai piemontesi.
Una razionalizzazione e una piu' efficiente spalmatura del tributo pagato dagli italiani per consentire l'abuso di posizione dominante della Rai nella comunicazione tv? Probabile, ma chi paga? Ve l'immaginate i dirigenti Rai che accettano di prendere meno soldi perche' devono lasciarne un po' alle Regioni pur se per i rilanci dei loro insediamenti territoriali? Noi no! Perche' ogni anno assistiamo ai balletti piu' incredibili per cercare di aumentare la tassa o per contenere gli aumenti in ambito dei livelli inflattivi; inoltre non ci risulta che all'interno della Rai sia in atto una politica, per esempio, per diminuire i compensi o razionalizzare le spese (mediamente cio' che realizza la Rai, se fatto da una tv privata con medesimo livello qualitativo, significa una spesa dimezzata).
Certamente la Rai anche prima della sollecitazione della governatrice del Piemonte doveva pensare ai propri insediamenti territoriali, ma quando qualcuno gli sta alle costole per farlo e chiede parte dei suoi soldi, e' probabile che si faranno piu' realizzazioni e saranno meno quelle che resteranno sulla carta. Quindi piu' soldi che non potranno che venire dai contribuenti. Non solo, ogni Regione ha poi le sue esigenze. Quelle del Piemonte, essendo la sede Rai per eccellenza, sono certamente maggiori di quelle, per esempio, della Toscana. Qualcuno crede che non ci potrebbero imporre una regionalizzazione della gabella? Da chi continua a chiamare canone/abbonamento una tassa per il possesso di un apparecchio tv, sfidando tutte le logiche e il buon senso umano e nozionistico, c'e' da aspettarsi questo e' altro. Per cui auspichiamo che gli altri componenti della Commissione di vigilanza frenino in tempo le fregole del nostro on.Merlo per soddisfare il proprio collegio elettorale.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Qui il link per firmare la petizione che chiede l'abolizione del canone/tassa: clicca qui
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