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TASSE: GOVERNO, OPPOSIZIONE E CHIESA A BRACCETTO
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Comunicato 
22 agosto 2007 0:00
 

Roma, 22 Agosto 2007. Litigano di giorno e si mettono d'accordo di notte. Cosi' Governo, opposizione e Chiesa cattolica prendono in giro (vorremmo usare una espressione piu' forte, ma non si puo') gli italiani. La Chiesa cattolica dichiara che e' giusto pagare le tasse secondo il detto evangelico "date a Cesare quel che e' di Cesare", ponendo l'accento su "quel che e'", vale a dire che le tasse vanno pagate secondo leggi giuste ed e' ovvio che il "giusto" ognuno lo interpreta a proprio modo, tant'e' che in Italia c'e' gia' la rivolta fiscale visto che lo Stato non incamera 115 miliardi di tasse (dicasi evasione). Insomma la sommossa fiscale e' in atto, proclamarla non ha senso. Il Governo delle tasse, cosi' potremmo definirlo, si accinge ad un nuovo prelievo sulle obbligazioni innalzando la percentuale dal 12,5% al 20%. Un bel salasso che va sul sicuro cosi' come ha pescato sul certo con la Finanziaria 2007, aumentando la tassazione su redditi certi e diminuendola sui redditi minori, i quali non sono aumentati perche' regioni e comuni hanno fatto la loro parte innalzando le addizionali locali. E' la famosa quadratura del cerchio. Chi rimane con il cerino in mano e' il solito contribuente accertato, insomma lo scemo del villaggio per il Governo, l'opposizione e la Chiesa cattolica.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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