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TASSE: QUELLA DI SUCCESSIONE E' IRRILEVANTE. IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELL'ADUC
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Comunicato 
6 aprile 2006 0:00
 

Roma, 6 Aprile 2006. La proposta di abolire la tassa di successione ha creato un diffuso allarme nel nostro Paese. Sembra che i notai, in quest'ultimo periodo, siano oberati di lavoro per gli atti relativi alle donazioni familiari. L'altro giorno il portiere di uno stabile mi ha fermato per strada e ha chiesto notizie sulla tassa di successione: aveva acquistato un monolocale e voleva donarlo al figlio per evitare il pagamento dell'imposta. Con aria preoccupata mi ha chiesto "'a dotto', che devo fa'?". Vediamo di far luce, al di la' delle polemiche di queste settimane. Prima della sua abolizione, la tassa faceva incamerare al fisco all'incirca 1 miliardo di euro ed era per lo piu' evitata per trasferimenti anticipati dei beni mobili e immobili. Insomma pochi soldi e molto fumo. Perche' allora tanta preoccupazione? E' evidente che i genitori hanno a cuore il benessere dei propri figli ed e' altrettanto evidente che in campagna elettorale i contendenti usino tutti i mezzi per consolidare il proprio elettorato e acquisirne altro. Suscitare apprensione puo' essere un buon sistema per conquistare voti, invito, pero', tutti i cittadini a ragionare sulle proposte degli schieramenti.
In questo senso l'Aduc ha elaborato un documento programmatico e lo ha sottoposto alle varie liste in gara per le elezioni del 9 e 10 aprile. Il testo del documento e le risposte sono al seguente indirizzo:
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Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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