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TELECOM 0878 E ABBASSAMENTO DEI COSTI. NON SI CURA LA CANCRENA CON UN 'PANNICELLO CALDO'
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Comunicato 
8 settembre 2005 0:00
 

Firenze, 8 Settembre 2005. La decisione dell'Autorita' delle Comunicazioni di fissare il prezzo massimo di spesa per i collegamenti al numero 0878, a nostro avviso e' solo un provvedimento minimale in un mare di insidie, fregature e truffe. Avere stabilito che al massimo potranno essere chiesti 6,56 centesimi di euro alla risposta e che un minuto non potra' essere venduto a piu' di 22,93 centesimi di euro e' una apparente soluzione. Mette un freno al dilagare del fenomeno, ma e' come curare la cancrena con un "pannicello caldo".
Prima di tutto
non ci piace, in un logica di mercato e di concorrenza, che la vendita di un servizio aggiunto abbia un prezzo massimo, perche' e' un metodo che se dovesse estendersi porterebbe ad un affievolimento del mercato oltre a stimolare quelle aziende che vivono di questi espedienti a trovarne di nuovi. In seconda istanza il danno fino ad ora provocato viene ridotto per il futuro, ma non c'e' alcun provvedimento retroattivo che vada incontro alle vittime e faccia pagare il dovuto a chi ha creato queste vittime. In terza battuta, non prende in considerazione che per la disattivazione di questo servizio bisogna pagare 13 euro alla richiesta e 3 euro per ogni bolletta, scoraggiando di fatto qualunque richiesta degli utenti in questo senso. E infine non prende il problema alla radice, cioe' l'uso che si fa di questo numero che, concepito per essere usato nel televoto, ha dilagato in tutti i servizi possibili e immaginabili. Ci domandiamo: perche' non imporre che questo numero sia utilizzato esclusivamente per il televoto, sanzionando in modo consistente chi ne fa un uso diverso?
Oltre a questi quattro aspetti specifici dello 0878, insieme a questo numero ci sono tutti gli altri (899, 70x, etc.) che, visto l'uso indiscriminato che ne viene fatto, soprattutto grazie ai dialers che si installano automaticamente durante la navigazione in Internet di persone meno esperte, ci domandiamo: per quale motivo la disattivazione di questi collegamenti deve essere chiesta dall'abbonato al telefono e non succeda invece il contrario, cioe' che l'attivazione debba essere chiesta dallo stesso?
La situazione attuale e' fatta esclusivamente per favorire i gestori telefonici, mentre ci risulta che l'Autorita' per le Comunicazioni, ha "il duplice compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare i consumi di liberta' fondamentali dei cittadini". Quale tutela dei consumi si espleta quando, per il fatto stesso di avere un abbonamento ad una linea telefonica, sono in balia, senza la mia esplicita predisposizione tecnica, di chiunque? Non devo io, titolare del mio abbonamento, decidere a priori cosa voglio fare dei miei consumi, mentre me lo si consente solo a posteriori e, come nel caso dello 0878 anche dovendo pagare?
Aspettiamo risposte dall'Autorita', dal Governo e dai legislatori. Intanto, per chi continuasse ad incappare in questi marchingegni succhiasoldi, consigliamo la procedura di questo link: clicca qui
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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