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TRASPORTI PUBBLICI. FIRENZE. L'ATAF COSTA 2 VOLTE DI PIU' DI UNA ANALOGA INGLESE
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Comunicato 
27 agosto 2007 0:00
 

Firenze, 27 Agosto 2007. Ha i biglietti per il trasporto urbano piu' cari d'Italia (1): 1.20 euro per 70 minuti. Strano per una citta' che dovrebbe puntare sul trasporto pubblico sia per motivazioni "ideologiche" che per ridurre l'inquinamento che attanaglia la citta'. Invece, come si suol dire, si predica bene e si razzola male. Anche i bilanci dell'azienda fiorentina non brillano. L'efficienza, poi, e' tutta da discutere. Per averne un'idea basterebbe mettere a confronto situazioni analoghe in Italia e in Gran Bretagna. Prendiamo l'Ataf (Firenze) e la First Mainline (Sheffield). L'analogia si ferma alla popolazione servita, al numero dei addetti e alle condizioni di traffico perche' "il costo totale di produzione dei servizi di Ataf e' pari a circa due volte quello di First Mainline mentre i ricavi commerciali dell'azienda di Sheffield sono superiori a quelli dell'azienda fiorentina in misura pari al 40%. La differenza dei costi e' da ricondursi sia ad una maggiore efficienza tecnica dell'azienda britannica -70mila km percorsi in media da ogni veicolo contro 40mila- che ad una piu' elevata efficienza del lavoro: a fronte degli oltre 31.000 km per addetto al movimento di First Mainline si ha un valore nell'intorno di 20.000 per ATAF. Analoghi divari di produttivita' si riscontrano nell'ambito dell'amministrazione e della manutenzione dei mezzi."(2). Il motivo? Sempre lo stesso: la mancata liberalizzazione. In Italia i servizi municipali (trasporti, elettricita', acque, rifiuti, ecc.) continuano ad essere in mano ai Comuni che preferiscono fare appalti in-house, cioe' affidare la gestione della cosa pubblica ad aziende partecipate in maggioranza dai Comuni stessi, di qui l'inefficienza del sistema. Ovviamente pagato dai cittadini.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

(1) Il Sole 24Ore del 27.8.07
(2) www.lavoce.info
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