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TRUFFE 899: GLI ARRESTI DI NAPOLI CONFERMANO CHE LA RETE TELECOM ITALIA E' UN COLABRODO, E NON E' UN CASO
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Comunicato 
20 agosto 2007 0:00
 
Firenze, 20 agosto 2006. Gli arresti operati a Napoli per l'ennesima truffa tramite i numeri speciali 899 confermano quello che andiamo ripetendo da tempo [1]: gli addebiti spesso non sono dovuti alla sbadataggine degli utenti (spesso persone senza neanche un pc a casa), ma alla cattiva gestione della rete Telecom. In quest'ultimo caso, l'organizzazione utilizzava appositi badge per intromettersi sulla linea degli utenti, che poi si trovavano centinaia di euro fatturati sulla propria bolletta telefonica.
L'ammontare delle cifre e titoli di credito sequestrati (oltre 250.000 euro e 5.000 azioni ed obbligazioni) dimostra come il business truffaldino sia ancora tra i piu' redditizi e a nulla valgono i finti provvedimenti dell'Agcom. Il sistema e' cancerogeno sin dalla sua testa. Solo i numeri speciali 899 concessi dal ministero delle Comunicazioni sono 133.000. Questi numeri vengono poi rivenduti da gestori telefonici ad altre societa', come le due di Avellino scoperte in quest'ultima operazione di polizia. Se tutto cio' e' possibile, la responsabilita' e' da attribuire all'ignavia dell'Agcom e alla malafede dei gestori telefonici che guadagnano una percentuale consistente da tutto il raggiro. Telecom Italia da anni permette che sulla propria rete avvengano migliaia di intrusioni, e il sospetto che la cosa non le dia affatto fastidio e' piu' che legittimo.

Domenico Murrone, consigliere Aduc
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