testata ADUC
VIETATA L'ACQUA IN BICCHIERE IN BAR E RISTORANTI? SIGNOR MINISTRO NON SI FACCIA E NON CI FACCIA MALE, RITIRI IL PROVVEDIMENTO..
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
8 aprile 2005 0:00
 

Firenze, 8 Aprile 2005. A partire dal 19 luglio l'acqua minerale o di sorgente non potra' piu' essere servita nel bicchiere nei locali pubblici ma in ''bottiglie monodose sigillate''. E' quanto stabilisce il decreto ministeriale siglato dal ministro Antonio Marzano il 24 marzo scorso e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 5 aprile. Baristi e ristoratori quindi dovranno dare ai consumatori acqua rigorosamente sigillata in contenitori da 125, 250, 330 o 500 ml, evitando in tal modo di servire ai consumatori la comune acqua non identificabile.
Dopo il decreto del ministero della Salute del 14 dicembre 2001, poi ritirato, ecco che ci riprova il ministro delle Attivita' Produttive. Della serie: non c'e' mai limite alle cose inutili e dannose.
E vediamo perche':
1 - non ci sembra che sia chissa' quale situazione pericolosa per l'igiene pubblica. Non viviamo in un Paese del Terzo Mondo con condizioni igieniche precarie. Il problema che emerge, e' che esistono delle regole, per l'acqua come per le brioches e per i cibi del ristorante, che vanno fatte rispettare con controlli e suggerimenti dell'autorita', mentre in questo modo si elude il problema facendo pagare la presunta sicurezza al consumatore.
2 - il prezzo del bicchiere d'acqua, gia' oggi spropositato in qualunque bar, schizzera' in alto, ormai assimilato a quello di qualunque altra bevanda.
3 - non ci sembra che l'acqua in bottiglia sia piu' igienicamente garantita di quella corrente del rubinetto (che a richiesta e' offerta gratuitamente nei bar e che con questo decreto sara' invece vietata). Sono anni che le amministrazioni comunali e i vari gestori di acquedotti ci stanno spiegando che e' piu' a rischio sanitario l'acqua stagnante nelle bottiglie (depositate non si sa dove e in quali condizioni ambientali prima di essere vendute al dettaglio) che non quella corrente, e non a caso le qualita' organolettiche di quest'ultima sono ovunque decisamente migliorate.
4 - proprio in virtu' di quanto al punto precedente, l'industria delle acque minerali ha subito una notevole flessione, e per questo abbiamo l'impressione che il ministro delle Attivita' Produttive stia cercando un metodo per farla rinvigorire, facendo pagare come al solito l'anello finale di ogni ciclo produttivo, il consumatore.
5 - saremo sommersi da una marea di rifiuti in piu' (o qualcuno ci vuol far credere che siamo un Paese al top della raccolta differenziata e del riciclaggio?).
Ci sembrano ragioni sufficienti che' il ministro Marzano, faccia come il suo collega Girolamo Sirchia: ritiri il provvedimento, signor ministro..
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS