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VIETATE LE ZUCCHERIERE NEI BAR? MINISTRO SIRCHIA FACCIA COME CON IL DIVIETO DEI BICCHIERI D'ACQUA: MODIFICHI LA LEGGE ED EVITI DI FARCI CADERE TUTTI NEL RIDICOLO
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Comunicato 
21 aprile 2004 0:00
 

Firenze, 21 Aprile 2004. Il decreto legislativo n.51/2004 dello scorso 20 febbraio, attuando la direttiva Ce n.2001/11, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 28 febbraio, prevede il divieto dell'uso delle zuccheriere nei bar, e il conseguente obbligo di bustine monodose. Piu' specificamente la norma dice: "lo zucchero di fabbrica, lo zucchero bianco ....possono essere posti in vendita o somministrati solo se preconfezionati". Per i trasgressori sono previste multe da 2 mila a 6 mila euro.
Le associazioni di categoria sostengono che non si tratta di vendita o somministrazione, ma di semplice offerta senza alcun onere per il consumatore. I commercianti che "offrono" qualcosa ad un consumatore, e' una sorta di contraddizioni in termini. Comprendiamo le difficolta' di baristi e ristoratori e siamo con loro preoccupati, si' per il loro business che' se avessero costi maggiori siamo sicuri che non farebbero altro che farli ricadere sui consumatori (e con tanto di cresta oltre il dovuto), ma piu' che altro per l'intelligenza, il senso comune e il buon vivere di tutti noi.
C'e' qualche bar in cui le zuccheriere sono delle vere e proprie porcherie? Che gli si facciano dei multoni, cosi' imparano. Le norme di condotta igienica ci sono, e non ci sembra tanto difficile farle rispettare. Come sempre e' questione di volonta'. E non ci sembra che la "situazione zuccheriere" stia peggiorando in questi ultimi tempi, o che l'allarme sui nuovi e poco conosciuti virus riguardi in modo particolare lo zucchero che dalle zuccheriere finisce nelle nostre tazzine di caffe' e cappuccini.
Quindi, se vogliamo evitare che i nuovi costi dei bar ricadano sui consumatori, e se vogliamo evitare il ridicolo o gli arrampicamenti sulle interpretazioni delle norme, c'e' solo una cosa da fare. Cambiare la norma.
Lo puo' chiedere e fare il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, cosi' come fece quando venne fuori che al bar non si poteva piu' mescere l'acqua nei bicchieri, ma si potevano solo vendere bottiglie integre. Anche allora c'era la norma Ue di riferimento, ma si prese atto che non andava bene per il nostro Paese, per le nostre abitudini ed era inutile per la salvaguardia igienica. Aspettiamo fiduciosi altrettanto.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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