testata ADUC
Vignette e vilipendi: Belpietro, l'Aduc ti difende
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Alessandro Gallucci
20 luglio 2011 15:46
 
 E’ notizia di questi giorni quella che vede il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, indagato per il reato di offesa all’onore ed al prestigio del Presidente della Repubblica. I reati di opinione, tra quelli presenti nel nostro codice penale fascista, sono tra i piu’ perniciosi che possano essere previsti. Azionare la macchina del processo penale (che per antonomasia e’ il luogo di massima tutela dell’interesse pubblico) per cio’ che si dice. Sta a significare rimproverare una persona per cio’ che pensa. Sanzionare qualcuno per quello che ha detto indica sostanzialmente l’intento di orientare il suo pensiero verso altri lidi. “Hai detto una cosa sbagliata e ti punisco cosi’ che tu possa risultare da esempio per gli altri e la punizione che t’infliggo ti porti a non ripetere piu’ quello che hai fatto”. E’ questo il messaggio che ci manda lo Stato punendoci per i reati d’opinione. E la liberta’ d’espressione? E l’art. 21 della Costituzione? Puo’ essere compito dello Stato punire qualcuno per cio’ che pensa? Sarebbe meglio che lo Stato mettesse tutti i cittadini nelle condizioni di avere gli strumenti per comprendere se quello che si dice e’ giusto o sbagliato. In sostanza fare in modo che sia il cittadino/consumatore a scegliere sul mercato dell’informazione a quale voce dare ascolto o meno. L’Aduc e’ da sempre impegnata nella battaglia per la liberta’ d’espressione e offre a Belpietro la disponibilita’ a difenderlo in quel pernicioso procedimento che potrebbe dover affrontare per quanto e’ stato pubblicato su suo giornale. Nel frattempo, non ci resta che notare come divenga sempre piu’ evidente la necessita’ di un’abrogazione di questo genere di reati.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS