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VIOLANTE E I NARCOTRAFFICANTI COLOMBIANI DELLE FARC
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Comunicato 
20 marzo 2000 0:00
 


DOPO LA VISITA DELLE FARC IN ITALIA E AL NOSTRO PARLAMENTO, E DOPO LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA IN COLOMBIA -DOVE HA INCONTRATO I DIRIGENTI DI QUESTO ESERCITO GUERRIGLIERO- LE STESSE FARC HANNO ASSALTATO UNA CITTADINA E AMMAZZATO IL SINDACO, UNDICI POLIZIOTTI E OTTO CIVILI.
SE IL PRESIDENTE VIOLANTE VOLEVA DARE UNA LEZIONE DI PACIFICAZIONE, E' INVECE RIUSCITO SOLO AD AIUTARE I NARCOTRAFFICANTI CHE AVVELENANO LE NOSTRE CITTA' CON FIUMI DI COCAINA..
LA LEZIONE DI PINO ARLACCHI CON L'AFGHANISTAN CONTINUA A NON ESSERE SERVITA AD ALCUNO?
COSA RACCONTERA' AI GIOVANI FERMATI PER UNO SPINELLO O PER UNA PASTICCA DI ECSTASY?

Firenze, 20 Marzo 2000. I guerriglieri delle Farc hanno assaltato una cittadina a 500 Km a nord-est di Bogota', ammazzando il Sindaco, undici poliziotti e otto civili, e facendo un numero imprecisato di feriti.
Le Farc, il mese scorso, erano state ricevute dalle massime istituzioni parlamentari italiane che avevano anche ricambiato, con un viaggio del presidente della Camera, Luciano Violante, nellle loro zone, solo alcune settimane fa.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
E' bene ricordare che le Farc si finanziano con la coltivazione della coca che poi vendono a laboratori clandestini per la trasformazione in cocaina. Questo lo sa bene il presidente Violante, come lo sanno bene alla Dia del Governo di Whasington, e alla sezione anti-droga dell'Onu: tre entita' che perseguono la lotta al narcotraffico con gli stessi risultati, cioe' men che zero, perche' il fenomeno -da quando e' partita quella che e' conosciuta come "war on drugs"- e' aumentato.
Avevamo gia' segnalato l'anomalia del viaggio delle Farc in Italia e del viaggio di Violante, che -pur con le migliori intenzioni per creare condizioni di pace nella martoriata Colombia- di fatto riconosceva legittimita' e autorita' ai narcotrafficanti, e alla loro attivita' di inondare di cocaina le nostre citta'.
E avevamo ricordato l'esperienza del vice-presidente Onu con delega alla lotta alle droghe, Pino Arlacchi, in Afghanistan, dove il mega impegno umano e di denaro dedicato per sradicare le coltivazioni di oppio da cui, poi, si ricava l'eroina, erano finite solo con rafforzare l'attivita' di produzione e vendita nei nostri Paesi.
Ora, con quello che apprendiamo oggi, solo alcune settimane dopo la visita del presidente Violante in Colombia, non possiamo che rafforzare i nostri dubbi.
Cosa raccontera' il presidente Violante a quei giovani che frequentemente ama incontrare in Italia nei suoi giri per la penisola? Giovani che sicuramente si fanno spinelli a scuola o pasticche di ecstasy in discoteche? Quale credibilita' puo' avere chi legittima i narcotrafficanti, il cui interesse e' -grazie al mercato clandestino- continuare a controllare il traffico delle droghe leggere per favorire il passaggio dei consumatori a quelle pesanti, piu' economicamente redditizie? A maggior ragione oggi che ai tentativi machiavellici di pace, le Farc hanno dimostrato di saper dialogare solo con le armi della morte, attraverso la violenza delle armi come attraverso la loro attivita' di narcotrafficanti?
Noi siamo preoccupati e allarmati per il fiume di droga illegale che invade le nostre citta', e chiediamo la legalizzazione per levare questo mercato dalle mani della delinquenza. Percio' non possiamo che registrare negativamente quanto le nostre massime istituzioni stanno facendo, incoraggiati -purtroppo- dalle tragiche iniziative delle Farc.
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