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VOLARE GROUP. ENAC E TOUR OPERATOR STANNO GIOCANDO SULLE TASCHE DEI CONSUMATORI. APPELLO A NON FARSI COINVOLGERE IN IMPROBABILI VOLI. APPELLO AL COMMISSARIO STRAORDINARIO A TENERE IN CONTO TUTTI I DIRITTI E NON ULTIMI QUELLI DEI CONSUMATORI
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Comunicato 
21 dicembre 2004 0:00
 

Firenze, 21 Dicembre 2004. Quanto accaduto ieri negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino e' purtroppo la conferma di quanto abbiamo temuto fin dall'inizio in questa brutta vicenda di Volare Group: che a pagarne le spese sarebbero stati i consumatori, trasformati gioco forza in obbligazionisti a tasso sottozero, e, nello specifico, "cornuti e mazziati".
La responsabilita' e' dell'Enac come della Volare Group, e anche dei tour operator che ieri hanno mandato quasi trecento persone allo sbaraglio, a sperare di essere imbarcati su un molto improbabile volo per le Mauritius, pur di non vedere sfumato il loro business.
Vediamo perche'.
L'Enac, che anche stamane per voce del suo presidente Vito Riggio, continua a dire di esser pronta a rilasciare le necessarie autorizzazioni se la Sea (gestore aeroporti milanesi) concedera' la liberatoria alla compagnia (ha un credito di 27,5 milioni di euro). Siccome crediamo che la Sea abbia piu' di una ragione da spendere in materia ed ha giustamente i suoi tempi per decidere se concedere ancora credito o meno, e' grave che l'Enac abbia diffuso la notizia della concessione dell'autorizzazione senza che ci fosse la certezza operativa: questo ha provocato aspettative ingiustificate nei passeggeri, ed ha fatto decidere i tour operator a dare indicazioni di recarsi in aeroporto, con le conseguenze di quanto poi e' successo.
Chi paghera' per la vana attesa in aeroporto di 263 persone che, a questo punto, si sono viste sfumate le possibilita' di vacanze? L'Enac e i tour operator? Dovrebbero, e faremo di tutto perche' cio' accada, ma ne dubitiamo. Dopo la responsabilita' dell'Enac, infatti, e' evidente anche quella dei tour operator, perche' hanno deciso di comunicare l'appuntamento in aeroporto per la partenza senza che ci fosse la certezza operativa: il miraggio di un business gia' considerato sfumato, ha fatto loro bendare gli occhi e non assumersi la responsabilita' di considerare impraticabile quella partenza. E a nulla serve che il presidente dell'Associazione Tour Operator Italiani (Astoi) oggi se la prenda coi massimi sistemi ("ulteriore conferma del caos e dell'inefficienza in cui versa il settore del trasporto aereo in Italia.l'incapacita' di gestire al meglio un settore cosi' importante.") solo per camuffare la bramosia bottegaia dei suoi associati che hanno mandato in aeroporto quelle 263 persone.
L'Enac per un verso, gli operatori turistici dall'altro, hanno solo giocato sulla pelle e sulle tasche dei consumatori.
Invitiamo tutti coloro che avevano una prenotazione coi vettori della Volare Group a non farsi coinvolgere in altre operazioni del genere
, perche' e' evidente che i passeggeri sono solo considerati zavorra. Per cui invitiamo a continuare con le richieste di rimborso e ad abbandonare per il momento qualunque coinvolgimento in molto poco probabili voli.
Nel contempo rivolgiamo un accorato appello al commissario straordinario, Carlo Rinaldini, perche' nella sua difficile opera di rimessa in piedi dell'azienda, non consideri anche lui i piccoli creditori che hanno in mano un biglietto solo come massa di manovra: attribuisca equamente tutti i diritti che sono in gioco, ma non metta in coda quelli dei consumatori, che' senza di essi il patrimonio e le esperienze che sta cercando di recuperare diventeranno solo come neve al sole.
Gli aggiornamenti sulla vicenda, con tutte le istruzioni per i rimborsi, sono a questo link:
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Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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