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VOLARE GROUP RIPRENDE A VOLARE SENZA ONORARE GLI IMPEGNI VERSO CHI HA GIA' COMPRATO I BIGLIETTI? COME SI SFILANO I SOLDI DALLE TASCHE DEI CONSUMATORI.
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Comunicato 
15 dicembre 2004 0:00
 

Firenze, 15 Dicembre. I tempi perche' il commissario straordinario della Volare Group presenti il piano di ristrutturazione sono ancora lunghi. Ma c'e' tanta voglia di ripartire, tant'e' che l'Enac e' li' li' per ridare la licenza e sarebbero pronti tre aerei per riprendere alcune rotte "sicure", cioe' dove, atterrando, per i debiti in essere qualcuno non sequestri gli aeromobili. Si parla di Milano e Venezia e relativi collegamenti con Catania, Bari, Brindisi, Napoli, Lamezia piu' Timisoara e Bucarest; nonche' Kenya, Zanzibar, Repubblica Dominicana, Cuba e Mauritius.
La cosa e' ancora nebulosa e i tentativi che abbiamo fatto per cercare di metterci in contatto con il commissario straordinario, Carlo Rinaldini, sono andati male; grazie anche al pessimo servizio di supporto che centraliNI e funzionari della Volare Group ci hanno dato, anche sbattendoci in faccia i telefoni e facendo risultare poi perennemente occupati gli stessi.
Noi abbiamo un timore e lo esterniamo, confermando alcune ipotesi che avevamo gia' avanzato nei giorni scorsi: coloro che hanno acquistato un biglietto stanno per essere trasformati in obbligazionisti obbligati a tasso sotto zero. Chi ha acquistato un servizio (che e' diverso da un azionista o da un obbligazionista) non aveva alcuna intenzione di rischiare i propri soldi investendoli o prestandoli alla Volare Group, che se riprende ad erogare il suo servizio (anche se in parte e con alcune modifiche), dovrebbe onorare i titoli di viaggio gia' emessi e incassati, considerandoli come buoni del valore nominale per l'acquisto dei propri servizi. Temiamo che cosi' non sara', perche' la Volare ha gia' detto alcuni giorni fa che i biglietti emessi non hanno piu' alcun valore e, per far capire il livello di considerazione civica ed economica che ha dei propri clienti, ha anche detto che chi voleva un rimborso avrebbe dovuto chiederlo al tribunale di Busto Arsizio: cosa non vera' perche' la societa' non e' fallita. Quindi ci sara' poco da stupirsi se per questi nuovi voli i passeggeri dovranno acquistare nuovi biglietti, per cui avremo il paradosso di uno stesso volo pagato due volte.
Se questo dovesse accadere noi siamo pronti a denunciare in procura della repubblica questa compagnia, perche' a nostro avviso verrebbero consumati i reati di insolvenza fraudolenta (art.641 c.p.: cioe' l'aver contratto degli obblighi con la consapevolezza che si versava in situazione di inadempienza) e appropriazione indebita (art.646 c.p.).
Comprendiamo che l'azienda deve essere risollevata, che ci sono migliaia di lavoratori (tra diretti e indotto) che sono senza stipendio, ma la salvezza di questa situazione non puo' e non deve essere fatta facendo torto ai consumatori, letteralmente sfilando loro i soldi dalle tasche.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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