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Caro benzina. La reazione degli italiani. Governo diabolico
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
20 agosto 2023 15:44
 

Aumentano a vista d’occhio i prezzi dei carburanti e si prevede un boom alla cosiddetta riapertura post-vacanze, quando i consumi toccheranno molto di più merci e servizi rispetto a questo mese d’agosto dove buona parte degli italiani è in vacanza, se non fisicamente quantomeno mentalmente o giocoforza visto che le città, a parte l’assalto alle solite località, sono vuote.

Scoraggiato da interventi legislativi che stanno solo peggiorando la situazione, l’italiano medio è diventato abilissimo nel districarsi per ridurre i danni che riceve dalla ricaduta di questi aumenti su ogni filiera. E tutto sommato, il nostro italiano ha vissuto anche contesti economici decisamente peggiori rispetto all’attuale Si pensi alle crisi cicliche degli ultimi 50 anni (il top furono le domeniche a piedi dei primi anni 70 del secolo scorso) che, confrontate ad oggi, le ricordiamo come grandi privazioni… infatti la ricchezza media e l’alto supporto tecnologico al quotidiano hanno reso tutto più semplice e raggiungibile. E contano anche le grandi scorte che i risparmiatori hanno accumulato in questi anni. Visto che la casa e la macchina se la sono ormai comprata quasi tutti, a parte l’ordinaria mobilità economica, si tratta di risorse che alla bisogna aiutano molto: qualche decina di anni fa l’emigrazione di bassa qualifica professionale verso l’estero era ancora alta, mentre oggi è quasi sparita e si ha prevalenza di emigrazione di buona professionalità per motivi diversi che non la mancanza della pagnotta primaria.

E’ di oggi una nuova sortita del ministro delle Imprese e del made in Italy, che conferma e rincara la sua abituale politica basata su propaganda e rinvio. La situazione che determina l'innalzamento dei prezzi dei carburanti, dice Adolfo Urso, "potrebbe prolungarsi anche nel 2024. Ove ciò accadesse, valuteremo altre misure per sostenere chi ha redditi piu' bassi e le famiglie numerose" (1).

Bene, ci viene confermato che tutte le soluzioni che ci sono state proposte fino ad oggi e che sono state paventate per i prossimi mesi, lo stesso ministro ritiene che non saranno valide e che dobbiamo prepararci ad un 2024 simile… poi figuriamoci, con le elezioni europee, c’è da aspettarsi una attenzione del governo alla propaganda piuttosto che alla esecutività, anche peggiore dell’attuale.

Errare è umano - e ci è stato dimostrato che non sono capaci - ma perseverare è diabolico. Il governo concepito ed attuato come potere provoca questo e altro. Ma, almeno ci fosse una discriminante, che ne so, da statalismo puro con ripristino di monopoli et similia… invece no! Quello che irrita e preoccupa è di essere presi per i fondelli ogni giorno, volendoci far credere che il libero mercato sia quello che vede lo Stato (incapace, nel nostro caso) che  si prende cura di noi dalla culla (che vorrebbero ce ne fossero tante altre, come le baionette di un triste nostro passato) alla bara… magari morendo - per restare in tema - per la patria.

1 - Agi

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