testata ADUC
Formazione finanziaria: solo per pochi fortunati? Speriamo di no
Scarica e stampa il PDF
Editoriale di Alessandro Pedone
11 maggio 2011 19:35
 
Spesso ci muovono l'accusa secondo la quale noi criticheremmo e basta e non forniremmo indicazioni in positivo su come investire.
Lo scopo di questo sito è principalmente mettere in guardia gli investitori dai mille pericoli che sono diffusi nel mondo della finanza.
Il messaggio fondamentale che cerchiamo, da sempre, di comunicare attraverso questo sito è il seguente.
Caro investitore, non ti fidare dei consigli interessati che vengono dagli intermediari finanziari. Seguendo delle semplici regole, puoi fare –da solo– già molto meglio di quello che mediamente ti propongono i venditori della finanza che sono interessati a rifilarti i loro prodotti e non a fare i tuoi interessi. Non è necessario essere super-esperti. Evitare le “fregature” è già un ottimo punto di partenza (si veda il “Decalogo per gli investitori”) alla portata di tutti, individualmente. Se si vuole di più è necessario studiare in proprio oppure rivolgersi a liberi professionisti, consulenti finanziari indipendenti retribuiti direttamente dall'investitore.
Fino ad oggi, la strada dello studio individuale della finanza era qualcosa di molto difficile da raggiungere.
Fino ad oggi, infatti, il mercato non proponeva offerte formative serie nel campo della finanza individuale.
Abbiamo, in passato, stigmatizzato quei corsi che promettono di diventare ricchi, ma purtroppo non potevamo indicare alternative valide.
Finalmente questa lacuna è stata colmata grazie ad una scommessa di Marco Liera, giornalista del settore finanziario e docente universitario, supportato da un giovane ricercatore nel campo della finanza, Nicola Zanella, che ha anche collaborato con questo sito.
L'iniziativa si chiama YouInvest: la scuola per investire.
Diciamo subito che noi condividiamo al 100% l'impostazione di questo progetto.
Non conosciamo nessuna iniziativa di formazione finanziaria rivolta ad investitori italiani che possa essere migliore di quella proposta da YouInvest.
L'idea del sito, infatti, non è soltanto quella di fornire semplicemente corsi sulla finanza. Forniscono un'approccio agli investimenti serio e gli gli strumenti informativi per applicare e verificare nel tempo questa metodologia.
Nella sezione del sito denominata “YouInvest e le sue alternative”, Marco Liera scrive delle cose estremamente condivisibili.
Il settore degli investimenti finanziari si differenzia notevolmente da altri campi per il rapporto che c'è fra competenza e risultato.
Non v'è dubbio, infatti, che fare scelte finanziarie in maniera inconsapevole conduca al disastro finanziario.
Se questo è assodato, non è però certo che le scelte fatte da un investitore consapevole ed informato, ma non professionista, siano ex-post, peggiori di quelle fatte da un professionista del settore.
In altre parole, nel campo della finanza, tolti gli errori che tipicamente fanno gli investitori non informati, non vi è un rapporto stretto e proporzionale fra competenza e risultati. Per capirci meglio, faccio un esempio tratto dal mio hobby preferito.
Un campione di scacchi, che ha dedicato la sua vita a studiare questo meraviglioso gioco-sport, nel 99,99% dei casi batterà un neo giocatore che conosce appena le regole del gioco e poco altro. In finanza non è così.
Chi scrive, si occupa di finanza, professionalmente, da oltre un decennio.
Credo, senza falsa modestia, di avere accumulato in questo decennio una notevole esperienza e competenza nel settore. Ciò nonostante, il risultato, ex-post, di un portafoglio finanziario che posso progettare io non sarà drammaticamente migliore del portafoglio che potrebbe progettare un investitore non professionale, che conosce le “regole fondamentali degli investimenti finanziari”. In una percentuale di casi, minoritaria ma non trascurabile, il risultato ex-post potrebbe anche essere a favore dell'investitore non professionale ma competente (sempre nel senso di conoscere le regole principali della finanza personale).
Una delle differenze fondamentali, in termini di risultati ex-post, fra gli investitori competenti non professionali (cioè quelli che conoscono le regole) e quelli professionali è data dalla disciplina. Per disciplina, intendiamo la capacità di reagire saggiamente ai movimenti del mercato (si badi bene, non prevedere, ma reagire!), il che significa continuare a seguire le decisioni già prese (ciò è vero nella maggior parte dei casi, ma non sempre!).
Questa disciplina, solitamente, deriva dall'esperienza e dalla fiducia nella correttezza delle scelte fatte.
Questi concetti sono chiarissimi ai fondatori del sito YouInvest. Per questo hanno progettato di affiancare alla formazione finanziaria degli strumenti informatici che consentono di seguire l'andamento delle proprie scelte, valutare correttamente e con il supporto di una comunità di investitori che condividono le stesse metodologie. Questo certamente contribuisce molto a mantenere la disciplina.

In altre parole, se si ha la capacità di applicarla, il valore della conoscenza che si acquisisce nel campo della finanza personale, è molto elevato poiché i risultati attesi dall'applicazione di queste conoscenze sono paragonabili a quelli derivanti dall'applicazione di conoscenze ed esperienze più approfondite.

Molte altre volte, su questo sito, ho scritto che l'educazione finanziaria non può essere la soluzione al problema della tutela del risparmio.
La maggioranza degli investitori non ha le competenze di base, il tempo e/o la voglia per accedere a programmi di formazione finanziaria. L'unico vero problema di YouInvest (o di iniziative simili che potranno venire in futuro e delle quali non mancheremo di dare un simile caloroso benvenuto) è che solo poche persone (in percentuale alla massa degli investitori) avrà la voglia o la possibilità di accedervi. Sia chiaro, acquisire le conoscenze fondamentali nel mondo della finanza personale non è difficile. Non servono lauree né tanto meno master. Le informazioni finanziarie di base (le “regole del gioco”) sono alla portata di chiunque sia in grado di leggere e capire un quotidiano anche non del settore finanziario. Serve, in altre parole, la cultura di base ed un minimo di matematica finanziaria (cioè la differenza fra interesse semplice e composto ed altre cose semplici). Purtroppo queste minime competenze non sono alla portata di una fetta importantissima della popolazione italiana. La parte degli investitori che dispone di queste competenze di base deve avere il tempo e la voglia per dedicarsi al progetto di acquisire quella che io chiamo “l'indipendenza finanziaria”. Purtroppo solo pochi hanno realmente la voglia di farlo. Parliamoci chiaro. Studiare costa fatica! Si tratta forse di uno degli investimenti più importanti che una persona può fare nella propria vita, ma molti vi rinunciano essenzialmente per pigrizia!

Da parte nostra, non possiamo che sperare che un numero sempre maggiore di persone abbia la voglia di seguire seri programmi di formazione finanziaria individuale come quelli di YouInvest. Se solo il 10/15% degli investitori fosse seriamente educato finanziariamente, questo innescherebbe un processo virtuoso nel settore finanziario, simile a quello che potrebbe portare la diffusione di massa del servizio di consulenza finanziaria indipendente. Purtroppo, né l'una né l'altra cosa sono destinate a realizzarsi a breve. Individualmente, però, chi ha la fortuna di conoscere e pratica questa possibilità, è bene che non se la faccia scappare.
Pubblicato in:
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS