testata ADUC
Informazione e finanza
Scarica e stampa il PDF
Editoriale di Alessandro Pedone
27 giugno 2012 15:15
 
Il tema della settimana, lo sappiamo, è il vertice europeo che inizierà domani 28 giugno. Vertice che i mezzi d'informazione stanno caricando di aspettative enormi, rendendo molto improbabile che i risultati siano in linea con le attese.
Già, l'informazione. Tema centrale in ogni aspetto della nostra vita.
Questo canale del sito Aduc si chiama “Investire Informati” proprio perché riteniamo che sia fondamentale avere le giuste informazioni per fare scelte d'investimento consapevoli.
Internet rappresenta una fonte incredibilmente ampia di informazioni.
I mezzi tradizionali -giornali, radio, televisione- stanno perdendo sempre più credibilità (giustamente!), specialmente fra i più informatizzati.
Sempre più persone sono portate ad informarsi su Internet, ma il dramma è che stanno commettendo sempre lo stesso errore. I mezzi sono cambiati, ma l'atteggiamento del fruitore del mezzo è sempre lo stesso: credere a quello che ci viene raccontato senza controllare le fonti, né verificare almeno un paio di opinioni diverse.
Se sta scritto sul sito “X”, allora è vero per definizione.
Se lo dice il blogger “Y” allora è vero.
Se il link è stato postato dall'amico di cui mi fido, allora è vero.
Se poi c'è anche un video su YouTube che ripete l'informazione... allora è come la Bibbia!

L'aspetto più preoccupante di questo fenomeno è che le tecniche di manipolazione dell'informazione che sono state affinate sui media tradizionali si stanno diffondendo in maniera ancora più efficace su Internet.
Attraverso il meccanismo dei social network si diffondo informazioni sempre più iper-semplificate che sono tanto più credibili quante più persone le condividono, specialmente se sono in qualche modo conoscenti. Non conta più se queste informazioni sono vere o sono false, conta quante persone ci credono.
Vince il messaggio che incontra la “pancia” delle persone. Non importa se è una semplificazione (meglio!), non importa se è una mezza verità, non importa se è un mistificazione, al limite –se non ti scoprono– non importa neppure se è un falsità bella e buona.
Con questo criterio si diffondono delle pseudo-verità come il fatto che la Banca d'Italia sarebbe una banca privata perché le quote di partecipazione sono di proprietà delle banche. In alcuni ambienti, questa pseudo-verità (la Banca d'Italia è un ente di diritto pubblico) è un dogma che viene sostenuto a spada tratta come se si trattasse di combattere per la libertà e la democrazia, con tutta la carica emotiva tipica delle lotte ideologiche.
Miti di questo tipo nascono su internet molto spesso anche da persone che sono mosse dalle migliori intenzioni. In settimana, ad esempio, si è sparsa la notizia che questo “governo di banchieri”, sta facendo un favore alle banche concedendo la possibilità di subappaltare gli investimenti dei fondi pensione ad altri fondi.
Il tutto nasce da un post che l'ottimo Beppe Scienza ha scritto sul blog di Grillo.
Leggendo il post del prof. Scienza chiunque deduce che se passa la modifica che il Governo si propone di fare i fondi pensione potranno investire i loro soldi in altri fondi e perfino in strumenti non liquidi per circa un terzo del valore del fondo. Uno scandalo, pensano tutti! Com'è che nessuno dice niente? Nessuno s'indigna? Bisogna fermarli! E via con le email, con i “mi piace” su facebook, con il tam-tam della rete.
Peccato che la notizia sia una mezza-verità, poiché quello che Beppe Scienza denuncia non è dovuto alle modifiche del Governo attuale, ma ad una legge già in vigore. Il governo attuale sta perdendo la buona occasione per modificare una cattiva legge che esiste dal 1996. Si tratta di una cosa molto diversa, però se si scrive le cose come stanno, non si hanno i migliaia di “mi piace” su facebook, non parte il tam-tam della rete e la notizia, semplicemente... non fa notizia.
Se si fa, indirettamente, passare il messaggio che questo “governo di banchieri” sta per fare, magari nel silenzio di tutti, l'ennesimo favore alle banche, allora scatta “la pancia” del popolo della rete con tutti i meccanismi conseguenti.
E' informazione questa?
Pubblicato in:
 
 
EDITORIALI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS