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La lotta al caro prezzi del Governo. Un disastroso bluff
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Editoriale di Vincenzo Donvito Maxia
25 febbraio 2024 12:12
 
 
 IlConsiglio di Stato, lo scorso 23 febbraio ha pubblicato una sentenza (1806/2024)  con cui ha annullato l’obbligo per i benzinai di esporre il prezzo medio della benzina. Il provvedimento, entrato in vigore lo scorso 1 agosto, è stato oggetto di un iter giudiziario contrastato (era stato anche scritto male), ma alla fine “si presenta come manifestamente irragionevole e sproporzionata“. E’ stata messa la parola fine ad un provvedimento anche elogiato da varie categorie e associazioni, che oggi fanno finta di nulla.

Metodo squallido, quello usato dal governo, che partiva dal presupposto che i prezzi fossero alti solo per la speculazione dei benzinai, e coprendo con un velo il fatto che a inizio anno, coi prezzi della materia prima in calo, aveva aumentato il costo della componente fiscale… “chi consuma tanta benzina lo fa perché ha veicoli che solo i ricchi possono permettersi e noi combattiamo i ricchi” tra le amenità del ministero per giustificare il provvedimento.

Importante è non dimenticare. Come non si deve dimenticare il trimestre anti-inflazione che dallo scorso ottobre aveva coinvolto vari dettaglianti per praticare sconti ad alcuni prodotti, sconti che sono stati sempre minori di quelli che i singoli negozi già praticavano. Iniziativa che è servita solo a far pubblicità ai negozi che vi avevano aderito.

Tutti provvedimenti la cui caratteristica è buttare fumo negli occhi e non affrontare i problemi. Caratteristica che ha trovato conferma anche nella legge di Bilancio 2024 molto basata sulla crescita del debito pubblico.

Quindi, più si va avanti e più i nodi vengono al pettine. Oggi è il Consiglio di Stato sulla benzina. La voragine ci sarà verso la fine dell’anno quando gli incentivi fiscali e i provvedimenti vari (inclusi quelli per mandare a casa i trattori che occupavano le strade) concessi in aumento del debito pubblico, insieme all’uso del denaro pubblico per acquistare aziende impedendo la liberalizzazione (Tim, Stellantis…) ci porterà ad avere un buco ingestibile e, sul quale, non potranno che farlo diventare più grande.

Non dimenticare significa anche considerare che le uniche politiche utili per il contenimento dell’inflazione e ridare fiato a imprese e consumi, vengono considerate come una iattura (da governo e buona parte delle opposizioni): defiscalizzazione e liberalizzazioni.

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