Una malata di sclerosi multipla sta proseguendo la sua battaglia per potersi recare in Svizzera con il marito a togliersi la vita ed essere sicura che al ritorno in Inghilterra egli non sara' accusato penalmente.

E' il secondo caso in poche settimane che ha riportato alla ribalta il tema del suicidio assistito.

La 37enne Debbie Purdy e' su una sedia a rotelle. In Gran Bretagna il suicidio non e' illegale, ma lo e' aiutare qualcuno a commetterlo. Per questo, e' stato richiesto l'intervento dell'Alta Corte, che dovra' chiarire cosa si intenda per aiuto. "Non voglio che gli succeda qualcosa se decidessi di farla finita", ha dichiarato la donna.

La Purdy si rechera' nella clinica svizzera Dignitas quando la sua condizione fisica peggiorera'. Il marito rischia fino a 14 anni di detenzione

L'altro caso di eutanasia riguarda un ragazzo ed ex giocatore di ragby, paralizzato, che i genitori hanno accompagnato in Svizzera proprio per permettergli di togliersi la vita.

Il Director of Public Prosecutions sta decidendo se agire penalmente contro i genitori.