testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Anche in Emilia-Romagna e' boom di contenziosi coi gestori tlc
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
6 novembre 2007 0:00
 
Gli emiliano-romagnoli hanno sempre piu' problemi con i gestori dei servizi di telecomunicazioni. Sorgono infatti sempre piu' controversie per internet e i telefoni cellulari. Si tratta soprattutto di contestazioni per bollette , per interruzione, sospensione o ritardi nel servizio, per clausole contrattuali o perche' ci si ritrova con tariffe non richieste. A elencare le disavventure del cittadino utente e' il Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni, nato tra l'altro proprio per aiutare gli utenti a risolvere le controversie con i gestori senza ricorrere a vie legali e in maniera totalmente gratuita. E il lavoro non gli manca.
Dal 2004 ad oggi sono infatti aumentate esponenzialmente le richieste di conciliazione chieste al Corecom, passate da 204 a 2.010, di cui 1.679 portate a conclusione. Negli anni e' anche migliorata la percentuale di successo della risoluzione delle istanze, che nel 2007 ha raggiunto il 63%, il 26% invece ha avuto esito negativo. La provincia che ha registrato piu' domande di conciliazione e' quella di Bologna: nel 2007 ha raccolto il 46% delle pratiche, seguono Modena con il 12%, Reggio Emilia con il 9% e Ferrara con l'8%. Le altre provincie si assestano su valori che oscillano dal 3 al 6%. Il "nemico" numero uno dei cittadini pare la Telecom destinatario del 39% delle richieste di sanare contenziosi, seguono Wind cone il 23%, Fastweb con il 13% e Tele 2 con il 10%. E ancora Vodafone con il 5%, H3G con il 5%, Tiscali con l'1% e altri con il 4%.
Clienti e gestori si rivolgono a Corecom in particolare per risolvere controversie che riguardano l'interruzione, la sospensione e il ritardo nell'erogazione di servizi (29%), la contestazione di fatture (22), attivazione di servizi o profili tariffari non richiesti (11%). Inoltre, per Internet Adsl e Isdn (9%), contestazione di clausole contrattuali (7%) e altre cause (15%). Per il futuro l'attivita' del Corecom prevede di espandersi e offrire nuovi servizi come l'attivazione di videoconferenza presso due sedi periferiche per agevolare i cittadini piu' distanti da Bologna: un sistema gia' sperimentato a Rimini. Previsto anche l'utilizzo della posta elettronica certificata e della firma digitale per la ricezione e lo scambio di documentazione. Inoltre, si vuole mettere in pista l'accesso via web al database del Corecom da parte dell'utente per conoscere lo stato di avanzamento del procedimento di conciliazione e l'estensione del protocollo d'intesa con la Fondazione forense di Bologna ad altri ordini professionali. Infine, partira' l'attivazione di corsi di formazione, di venti ore, per conciliatori nel settore delle telecomunicazioni, a cui si sono gia' iscritti piu' di 40 giovani avvocati.
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS