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 ITALIA - ITALIA - Ania. Ma non dovevano calare le tariffe Rc-auto?
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10 marzo 2011 14:01
 
'La diagnosi e' sotto gli occhi di tutti, l'Ania l'ha fatta a suo tempo, l'Isvap l'ha rilanciata. Governo e Parlamento ci hanno detto che avrebbero cercato di fare tutto il necessario in tempi brevi. Sono passati due mesi; io non ho visto niente, forse sono stato distratto'. Lo ha affermato il presidente dell'Ania, l'associazione delle imprese assicuratrici, Fabio Cerchiai, a margine di un forum organizzato dall'Adiconsum sull' 'Allarme Rc auto'. Cerchiai ha fatto riferimento al tavolo del 4 gennaio scorso convocato dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, con l'Ania e l'Isvap sulle misure per contenere il costo delle tariffe.
Cerchiai, condividendo la possibilita' di ridurre i prezzi del 15%-18%, ha quindi sottolineato l'importanza di avviare l'Agenzia antifrode 'finanziata dall'Ania' e sottolineato che, se il dibattito parlamentare dovesse invece ritenerla non necessaria, 'faremo sentire il nostro dissenso'. 'Perche' - ha domandato - non fare un organismo il cui costo non cade sul sistema pubblico, ma privato?'. L'Italia, ha detto ancora, ha una sinistralita' anomala sia in termini di numero che di risarcimento. E' il motivo per cui abbiamo i prezzi piu' alti.
Il Parlamento ne prenda atto, se concorda agisca. Se non concorda faccia sapere cos'altro si puo' pensare. Altrimenti l'allarme resta d'attualita''.
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