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 ITALIA - ITALIA - Banda larga: usare fondi 'bloccati' per defiscalizzare investimenti
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10 maggio 2010 10:56
 
 "In attesa di un grande piano di investimenti per la banda larga e della individuazione delle relative fonti di finanziamento, gli ottocento milioni di euro oggi disponibili dovrebbero essere utilizzati per incentivare fiscalmente gli operatori ad investire subito sulle proprie reti (lasciando a loro la scelta se agire da soli o in consorzio)'. E' quanto afferma Benedetto Della Vedova (foto) in un intervento pubblicato su 'ItaliaOggi'. 'In questo modo - scrive il deputato del PdL e presidente di Libertiamo - le risorse pubbliche oggi a disposizione potrebbero servire da leva per rilanciare gli investimenti privati, con positive ricadute anche sul fronte dell'occupazione".
I fondi a cui si riferisce Della Vedova sono promessi dal mesi dal Governo, ma ancora rimangono sulla carta.
"Ovviamente gli incentivi (un credito fiscale legato agli investimenti) - scrive Della Vedova - andrebbero condizionati al rispetto di alcuni criteri. Un primo paletto dovrebbe limitare i benefici agli interventi realizzati nei prossimi due anni. Una seconda condizione dovrebbe essere quella di un maggior favore per gli interventi nelle aree a scarsa copertura. Una terza, prevedere criteri di pieno accesso, interconnessione e interoperabilita' tra gestori delle infrastrutture realizzate utilizzando gli incentivi. Un protocollo che definisca nel dettaglio questi o altri criteri e selezioni le varie tipologie di investimento (rete fissa, rete mobile, etc) potrebbe essere definito in tempi relativamente rapidi dal Governo sentita la Agcom."
"Quello dell'incentivo agli investimenti privati sulla banda larga - conclude Della Vedova - potrebbe rivelarsi il miglior utilizzo degli ottocento milioni stanziati dal Governo per lo sviluppo della banda larga".
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