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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Camera dei Lord boccia depenalizzazione dell'aiuto al suicidio
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9 luglio 2009 0:00
 
Bocciata con 194 voti contrari e 141 favorevoli dalla Camera dei Lord la mozione per modificare la legge che vieta agli inglesi di accompagnare un malato terminale all'estero, aiutandolo a sottoporsi a suicidio assistito. La proposta e' stata avanzata dal laburista Lord Falconer of Thornton, che accusa la legge preesistente di peccare di chiarezza.

La dice lunga il fatto che, secondo Falconer, finora ben 115 persone sono partite dall'Inghilterra alla volta della clinica svizzera Dignitas, specializzata appunto in suicidio assistito, eppure nessuno degli 'accompagnatori' e' stato perseguito penalmente nonostante la legge vieti la pratica. "Cio' non avviene - afferma Falconer sulla Bbc online - perche' nessuno, a mio avviso giustamente, se la sente di perseguire qualcuno per un caso di assistenza compassionevole".

La proposta avanzata dal laburista e rispedita al mittente dalla Camera dei Lord, prevede che - previa dichiarazione da parte di due medici che il malato terminale e' in grado di prendere decisioni autonome - una persona puo' indicare la volonta' di recarsi all'estero per morire richiedendo espressamente di essere accompagnato da qualcuno, che a quel punto non sarebbe piu' perseguibile giuridicamente come stabilito dalla legge attuale. La mozione e' stata proposta da Falconer alla luce del caso di Debbie Purdy, una 46enne di Bradford affetta da sclerosi multipla in fase terminale. Debbie ha intrapreso una battaglia legale per assicurarsi che il marito non finira' nei guai quando arrivera' il momento di accompagnarla in Svizzera per il suo ultimo viaggio.
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