testata ADUC
 GERMANIA - GERMANIA - E.coli: aggiornamenti e conseguenze
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
13 giugno 2011 13:32
 
Scoperta la fonte del batterio E.coli, l'amara riflessione è che molti malati risentiranno per sempre degli effetti dell'infezione, sostiene l'epidemiologo, nonché esperto sanitario e deputato della SPD, Karl Lauterbach. "I reni di almeno cento pazienti sono danneggiati al punto da richiedere un trapianto oppure la dialisi per tutta la vita", ha detto al giornale Bild am Sonntag. Ha poi avvertito che sono probabili altre ondate infettive, giacché il batterio dell'escherichia coli avanza in tutto il mondo. Infine, ha criticato l'obsoleto sistema di segnalazione tutt'ora in vigore: l'ufficio sanitario locale che, per posta, segnala i casi d'infezione all'ufficio sanitario regionale e questi all'Istituto Robert Koch -il tutto dura almeno una settimana. Molto meglio sarebbe se ogni ospedale comunicasse direttamente con l'Istituto via e-mail.
Anche il ministro della Sanità, Daniel Bahr, sollecita dei correttivi al sistema di comunicazione, ma è contrario a un'unica sede centralizzata per la lotta alle epidemie.
Alla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, la ministra dei Consumatori, Ilse Aigner, dice d'aver sollecitato le autorità regionali a controllare regolarmente produttori e importatori di germogli e relativi prodotti, inclusi i semi.
Nel frattempo ci sono conferme che i germogli dell'azienda di Bienenbuettel sono all'origine dell'infezione, dopo che altre due sue collaboratrici si sono ammalate. E l'11 giugno, l'Istituto federale per la valutazione dei rischi (BfR) ha confermato che il batterio trovato nei suoi germogli è dello stesso tipo di quelli che hanno causato la morte di oltre 30 persone in Germania. Oggi sono 4000 le persone colpite o con il sospetto d'infezione. Restano incertezze sulla rete distributiva tra l'azienda biologica e le persone colpite nella Bassa Sassonia, altrettanto sul come il batterio vi sia approdato.
Il commissario Ue all'Agricoltura, Dacian Ciolos, spera che dopo il cessato allarme per pomodori, insalata e cetrioli, la domanda di ortaggi abbia una pronta ripresa. Il 14 giugno, gli Stati membri dovrebbero approvare il pacchetto di aiuti agli agricoltori (210 milioni di euro) in modo che sia possibile cominciare a distribuirli già a luglio.
Pubblicato in:
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS