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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Contraccettivo sottocutaneo impiantato male: 600 risarcimenti
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7 gennaio 2011 9:55
 
Un bastoncino della lunghezza di 4 centimetri, somigliante ad un fiammifero che si impianta sotto pelle e che rilascia lentamente un estroprogestinico, tenendo al riparo dalle gravidanze per circa tre anni, ha fallito nel caso di 584 donne inglesi. Sono tutte rimaste incinta senza desiderarlo e ora potrebbero essere risarcite dalla sanita' pubblica britannica. Il dispositivo si chiama Implanon, e' prodotto dalla MSD ed e' stato autorizzato dalla Food and Drug Administration nel 2006. L'ente regolatorio europeo (Ema) non l'ha autorizzato, salvo nel 2008 pubblicare un atto in cui si legge che 'e' un metodo efficace di contraccezione, senza apparenti problemi di sicurezza e che il rapporto rischi-benefici e' positivo'. La dichiarazione dell'ente europeo e' la conclusione di una procedura avviata 'per armonizzare le informazioni di prodotto per i medicinali autorizzati a livello degli Stati membri', cioe' le registrazioni autonome, come e' avvenuto per il Regno Unito e per i Paesi Bassi.
In Italia, l'Implanon non e' reperibile in commercio e non esiste su questo farmaco una valutazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Come molte altre medicine, pero', lo si puo' acquistare su Internet, dove ci sono siti stranieri pronti a recapitarlo, al costo di 199 dollari.
In Gran Bretagna il dispositivo si utilizza da 11 anni e da allora oltre alle 584 mamme involontarie, si sono registrati 1.607 effetti collaterali.
La MSD, secondo alcune testate inglesi, assicura che il dispositivo e' sicuro e che le gravidanze indesiderate si sarebbero verificate perche' il contraccettivo non sarebbe stato inserito correttamente sotto la pelle.
Del resto, impiantare un bastoncino delle dimensioni dell'Implanon sotto la pelle 'e' come fare un un piccolo intervento chirurgico - ha affermato Giorgio Vittori, presidente della Societa' Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) - per il quale e' necessario che chi lo fa abbia una certa manualita' e formazione', altrimenti si rischia 'che l'estroprogestinico venga rilasciato in maniera non corretta'.
'L'impianto di un dispositivo - ha proseguito Vittori - e' sempre soggetto alla manualita' umana, anche perche' l'efficacia del contraccettivo in se' e' buona' ma l'avvertenza del presidente della Sigo, se il farmaco dovesse sbarcare in Italia, e' quella di 'puntare su una formazione specifica degli operatori e su una sensibilizzazione dedicata alle donne'.
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